Il risotto al blu di bufala con limone, nocciole e insalata Lusia IGP è un primo piatto dai sapori decisi in cui il dolce dell’insalata bilancia quello più forte del blu di bufala, il limone infine regala un aroma fresco al piatto, perfezionato dalla nota croccante delle nocciole.
Una ricetta per i pranzi in famiglia, ma anche per le tavole delle feste, una base di risotto semplice, sfumato con un buon vino bianco, mantecato con il blu di bufala, e con l’aggiunta, solo alla fine dell’insalata Lusia che conferisce dolcezza e un aroma più fresco.
Il blu di bufala è un formaggio erborinato a pasta cruda, molto simile al gorgonzola nell’aspetto, ha una crosta dura e una pasta cremosa rigata da caratteristiche venature bluastre, in base al grado di stagionatura il sapore cambia diventando più intenso e persistente, restando comunque più dolce rispetto agli altri formaggi erborinati grazie alla presenza del latte di bufala.
L’insalata Lusia, IGP dal 2009, è ricca di potassio e di calcio, che le conferiscono un gusto leggermente sapido e delicato.
Questa ricetta nasce in collaborazione con il progetto “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori”
Caratteristiche
L’Insalata di Lusia IGP, nelle due varietà: Capitata o Cappuccia e Crispa o Gentile, appartiene alla famiglia Asteracee Lactuca Sativa.
La Capitata o Cappuccia ha le foglie compatte e ondulate con margine intero, di colore verde medio brillante, mentre la Crispa, o Gentile, ha foglie bollose con margine frastagliato, verde chiaro brillante.
Storia
Sin dagli inizi del ‘900, i terreni fertili e leggeri del territorio di Lusia, nonché la disponibilità illimitata d’acqua (per la vicinanza al fiume Adige) sono state le basi fondamentali per lo sviluppo dell’orticoltura e in particolar modo dell’insalata.
Durante la Seconda guerra mondiale, il paese di Lusia subì gravissimi danni il che mise in ginocchio l’intera zona. Con la fine della guerra alcuni produttori si improvvisarono commercianti, e iniziarono ad acquistare prodotti e venderli presso le grandi città del Settentrione. Da qui i primi tentativi di coltivare ortaggi, prima per consumo locale e poi, dopo la Seconda guerra mondiale, con l’avvento dei primi mezzi di trasporto, per i mercati più lontani. L’impegno e la tenacia degli agricoltori di Lusia hanno portato ad una rapida espansione dell’orticoltura e soprattutto della coltivazione dell’insalata. Non esistono dati statistici certi del primo dopoguerra, ma la prima documentazione statistica risale agli anni ‘50 e coincide con la fondazione della Centrale Ortofrutticola di Lusia, divenuta presto punto di riferimento e simbolo della insalata.
Territorio
La zona di produzione dell’Insalata di Lusia IGP ricade all’interno di alcuni comuni della Provincia di Rovigo, quali Lusia, Badia Polesine, Lendinara, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo, Rovigo e di Padova, quali Barbona, Vescovana e Sant’Urbano, nella regione Veneto.
La zona di produzione dell’Insalata di Lusia IGP è caratterizzata da terreni sciolti e di medio impasto con una “tessitura” grossolana e da una buona permeabilità, che favorisce lo sgrondo dell’acqua piovana.
La falda superficiale di Lusia, trovandosi a un metro di profondità ed essendo mantenuta costantemente irrigata, grazie ad un sistema di canali artificiali, permette disponibilità di acqua durante tutto l’anno; ciò consente la presenza del prodotto in tutte le stagioni. Inoltre, i sali minerali dell’acqua presente nel terreno, conferiscono al prodotto una sapidità particolare tale da renderne possibile il consumo senza alcuna aggiunta di sale.
Produzione
La produzione dell’Insalata di Lusia IGP si effettua in suoli opportunamente preparati, sia in pieno campo che in coltura protetta.
A seguito della piantagione, vengono apportati ridotti interventi irrigui grazie alla presenza di una falda freatica che sopperisce alle esigenze idriche.
La raccolta inizia quando la varietà Gentile ha raggiunto un peso non inferiore a 150 g e la varietà Cappuccia un peso non inferiore a 200 g. I cespi sono poi puliti, eliminando le foglie basali, e lavati.
Queste operazioni, cosiddette di “toelettatura”, vengono effettuate in campo per evitare ulteriori manipolazioni che potrebbero comportare un deterioramento delle qualità del prodotto. Al termine della pulitura ogni cespo viene preconfezionato e poi trasportato nei locali idonei a ultimarne i confezionamento.
Stagionalità
L’insalata di Lusia Igp la si può gustare quasi tutto l’anno.
Nutrizione
Le condizioni pedoclimatiche della zona di produzione contribuiscono a conferire all’Insalata di Lusia IGP le qualità che la distinguono da altri prodotti simili. In particolare, la ricchezza in sali minerali dell’acqua e del terreno, che rende il prodotto ricco di potassio e calcio e particolarmente sapido, tanto da consentire di gustarlo senza aggiungere sale alimentare come condimento.
Consigli
L’Insalata di Lusia IGP va conservata in luoghi freschi e asciutti, al riparo da luce o fonti di calore. Abbinata a secondi a base di carne o pesce è ideale come contorno, ma può essere un gustoso piatto unico se abbinata a verdura cruda, legumi e cereali in chicchi, tonno sottolio o formaggi di vario tipo.
[Crediti | Testi e foto di Ornella Buzzone]
- Riso Carnaroli 320
- Nocciola tostata e tritata 30
- Scalogni 2
- Blu di bufala 100
- Limone 1
- Olio extravergine di oliva
- Sale fino
- Pepe nero macinato fresco
- Insalata Lusia IGP 4 Foglia
- Brodo vegetale 600 ml
- Vino bianco secco 1/2 Bicchiere
- Burro
Preparazione
Per preparare la ricetta del risotto al blu di bufala con limone, nocciole e insalata Lusia IGP, iniziate col preparare del brodo vegetale.
Intanto, in una pentola, fate appassire lo scalogno con dell’olio, unite il riso e fate tostare bene, sfumate col vino bianco e aggiustate di sale e pepe.
Unite il brodo un po’ alla volta e fate cuocere.
Quando il riso sarà pronto, a fiamma spenta unite il formaggio, l’insalata Lusia IGP tagliata a striscioline e completate con una noce di burro e dello zeste di limone.
Servite con delle nocciole tostate e tritate grossolanamente.