La polenta è il contorno preparato con la farina di mais, tipico del nord Italia, che ben si sposa con intingoli, umidi, sughi, ma anche burro e formaggi filanti. Nella zona dell’arco alpino ne esistono diverse versioni e la sua versione eccentrica più celebre è sicuramente quella della polenta taragna, preparata con un mix di mais fioretto e di grano saraceno.
La polenta può essere bianca o gialla e può essere più morbida o più soda, dipende dai gusti, ma anche da quello che ci si deve fare. In generale con gli umidi o con gli intingoli, si preferisce preparare una polenta morbida, che si amalgami con il sugo.
Per la carne o il pesce alla griglia invece si preferisce una polenta più soda, da tagliare a fette.
La polenta, tradizionalmente, si prepara in un paiolo di rame, e ancora oggi, in diverse parti del Veneto e un po’ in tutto l’arco alpino è possibile comprare il paiolo da polenta, ne esistono anche di elettrici. Quello che però fa veramente la differenza nel gusto è rifornirsi di una buona farina di mais, magari macinata da poco, o che magari proviene da una delle miriadi di qualità di mais antico che sono in fase di recupero in molte Regioni.
La polenta, tradizionalmente, si serve versandola su un tagliere di legno e tagliandola con un filo. Quella che avanza si consuma il giorno dopo, tagliata a fette e fritta nell’olio, o passata sulla griglia.
- Farina di mais 250 g
- Acqua 1 lt
- Sale grosso 1 Cucchiaio
Preparazione
Per preparare la ricetta della polenta mettete a bollire l’acqua salata.
Quando l’acqua bolle spostate la pentola in modo che non sia più sulla fiamma e versatela farina a pioggia, mescolando con una frusta.
Mescolate con un mestolo da cucina dal bordo verso il centro e viceversa, dovrete mescolare quasi ininterrottamente fino ad avvenuta cottura.