Il pesto di peperoni è una salsa molto dolce e al contempo saporita, che si può usare per condire paste calde o fredde, per preparare crostini o tartine, o per accompagnare verdure crude, grissini e taralli all’aperitivo. Rispetto al pesto fatto con le erbe aromatiche, quello di peperoni è più cremoso nonostante le percentuali di olio aggiunte siano inferiori, in quanto l’umidità e la consistenza della polpa di peperone sono già sufficienti a creare la cremosità necessaria.
Il peperone è un vegetale, botanicamente una bacca, della specie Capsicum, a differenza dei peperoncini la sua polpa è dolce, e non contiene, se non in piccole dosi, la capsaicina, responsabile della piccantezza. Ne esistono di diversi tipi: grandi o piccoli, a forma di corno o a forma di scatola: capsicum, il termine latino, significa appunto scatola. La varietà più comune, quella che si trova dal fruttivendolo e sui banchi del supermercato, è il peperone di Asti, particolarmente dolce e carnoso, e si usa anche cucinarlo ripieno; nelle varietà rosse e gialle è particolarmente dolce; la varietà verde è leggermente meno carnosa e più amara.
La pianta del peperone è originaria del Sud america, e fu portata in Europa dai conquistadores spagnoli. Oggi si coltiva in tutta Europa, anche se nelle zone del Sud, con il clima più caldo, dà frutti migliori; in Italia le Regioni in cui si producono più peperoni sono la Sicilia e la Puglia, seguiti da Campania e Lazio. Si tratta di un prodotto facilmente digeribile, soprattutto nelle colorazioni rosse e gialle, e soprattutto se private della pelle; i peperoni però contengono solanina, quindi bisogna consumarli con moderazione perché possono appesantire il fegato, tuttavia contengono anche molto betacarotene e una piccola dose di capsaicina che aiuta a contrastare il colesterolo cosiddetto cattivo.
Se vi piacciono i peperoni provate i peperoni ripieni vegetariani, o i peperoni ripieni di riso. Se invece siete alla ricerca di altre ricette gustose, provate il pesto di cavolo nero, oppure il classico pesto alla genovese.
- Peperone rossi 5
- Parmigiano reggiano grattugiato 30 g
- Mandorle pelate 30 g
- Aglio 1 Spicchio
- Basilico fresco 5 Foglia
- Sale fino
- Olio extravergine di oliva 30 ml
Come fare il pesto di peperoni
Lavate i peperoni e asciugateli, poi cuoceteli sulla piastra rosolandoli da tutti i lati e poi fateli riposare in un sacchetto di plastica per alimenti, in modo che raffreddandosi l’umidità aiuti a staccare la pelle. Poi sbucciateli.
Mettete i peperoni nel mixer assieme alle mandorle, al Parmigiano reggiano grattugiato, al basilico, al sale e aggiungete l’olio a filo fino a che non avrete ottenuto una consistenza cremosa.
Conservazione
Il pesto di peperoni si conserva in frigorifero in un barattolo di vetro con il coperchio, meglio però assicurarsi che la superficie sia sempre coperta dall’olio. Se volete conservarlo più a lungo, mettetelo nei vasetti di vetro sterilizzati e create il sottovuoto facendoli bollire per almeno 20 minuti; in questo modo si possono conservare per un mese mesi in un luogo fresco e asciutto e possibilmente al buio, oppure, per maggiore sicurezza, conservatelo comunque in frigorifero.
Consigli e varianti
Per la cottura dei peperoni potete usare anche il forno, mettendoli sulla leccarda interi e cuocendoli per 40 minuti impostando la temperatura a 180 gradi; una volta cotti potrete lasciarli nel forno chiuso a raffreddare, in modo che la pelle si stacchi facilmente.
Se volete un pesto con un colore più delicato, usate peperoni gialli e rossi insieme, meglio però non usare quelli verdi che hanno un sapore eccessivamente amaro. Se invece volete un pesto rosso vivo, cuocete anche dei pomodori al forno e sbucciateli, e poi frullateli assieme ai peperoni.