Il pesto alla trapanese, o “agghiata trapanisa” è la rivisitazione che i siciliani hanno dato nel tempo al tipico pesto genovese.
Nel passato Trapani era la città dove sbarcavano molte navi genovesi, e i marinai portavano con sé la tradizione del pesto di basilico. I siciliani diedero il loro tocco personale al pesto ligure aggiungendo pomodori e mandorle, elementi tipici del Sud Italia. Il pesto trapanese è un ottimo condimento per la pasta dal sapore delicato e molto aromatico.
- Pomodori ramati maturi 250 g
- Basilico 50 g
- Pecorino grattugiato 1 Cucchiaio
- Mandorle pelate 50 g
- Aglio 1 Spicchio
- Olio extravergine di oliva 2 Cucchiai
- Sale fino
Preparazione
Per preparare la ricetta del pesto alla trapanese, portate a bollore dell’acqua e immergete i pomodori che avrete inciso leggermente in precedenza.
Sbollentate per pochi minuti i pomodori, poi scolateli e spellateli una volta raffreddati.
Mettete i pomodori nel mortaio e aggiungete le foglie di basilico lavate ed asciugate.
Aggiungete le mandorle, l’aglio e il pecorino.
Iniziate a pestare con il mortaio e aggiungete a filo l’olio. Dovrete continuare a pestare il tutto fino ad ottenere un pesto della consistenza che più gradite.
Consigli
Se non avete il mortaio potete utilizzare un robot da cucina: la consistenza del pesto sarà meno granulosa.
Il pesto trapanese si conserva in frigo per 2-3 giorni coperto da uno strato di olio extravergine d’oliva.