Le patate alla savoiarda sono un contorno tipico piemontese, e derivano, come dice il nome, dalla cucina nobile legata al casato di Savoia, che ha governato il Regno d’Italia nel XIX secolo; tuttavia si hanno notizie della casata di Savoia in Francia fin dal X secolo. Quella dei Savoia è una cucina con forti influenze francesi, oltre che influenze di montagna: oggi, infatti, la regione della Savoia fa parte del territorio francese, ed è situata sul versate francofono delle Alpi Occidentali. La cucina piemontese, di cui le patate alla savoiarda fanno parte, è una cucina che ha due influenze principali: quella delle campagne (soprattutto della regioen delle Langhe , celebre per il vino, il tartufo, le nocciole e i formaggi) e quella del casato nobiliare.
La ricetta delle patate alla savoiarda è molto simile ad altre due ricette della cucina francese: il gratin dauphinois, legato alla regione del Delfinato, che confina con la Savoia e si trova a ridosso delle Alte Alpi; che si prepara con latte, panna e formaggio groviera; la tartiflette, preparata in Bretagna con cipolla saltata in padella assieme alla pancetta e poi mescolata alle patate su cui si mette una forma di Reblochon, un formaggio a pasta molle, simile al Camambert, con un gusto molto persistente. Sempre della tradizione francese, ma senza formaggio, ci sono le patate alla lionese, un altro contorno particolarmente carico. In realtà questi piatti, più che un contorno, sono un piatto unico, a cui aggiungere delle verdure crude per dar vita a un pasto completo, con un giusto apporto di calorie. Se invece preferite una ricetta italiana a base di patate, provate le patate ‘mpacchiuse della tradizione calabra.
Questa è davvero una ricetta svuota dispensa, perché non solo potete mescolare i formaggi come più vi aggrada, ma anche le patate possono essere di qualunque tipo: vecchie o novelle, a pasta gialla o rossa, l’importante è sorvegliare la cottura, perché, dopo la passata in forno, siano ben morbide.
- Patata 1 kg
- Burro 100 g
- Fontina 200 g
- Groviera grattugiato 100 g
- Latte intero 150 ml
- Sale fino
- Pepe nero macinato fresco
Come preparare le patate alla savoiarda
Sbucciate le patate, tagliatele a fette dello spessore di circa mezzo centimetro. Mettetele a lessare in abbondante acqua a cui avrete aggiunto un generoso pizzico di sale fino. Cuocetele per 5 minuti, poi scolatele. Dovranno essere morbide ma non completamente cotte.
Sciogliete il burro sul fuoco (o nel microonde). Spennellatene una parte sul fondo della teglia da forno. Stendete le patate in modo da formare un unico strato. Poi tagliate la fontina a cubetti e distribuitela sulle patate assieme al groviera grattugiato e al resto del burro fuso. Terminate con una generosa dose di pepe nero macinato.
Cuocete in forno statico, a 180 gradi, per 25 minuti, le patate dovranno ammorbidirsi e il formaggio fondere. Se volete ottenere una bella gratinatura, passate le patate sotto al grill del forno, alla massima potenza, per circa 5 minuti. Servite calde.
Conservazione
Le patate alla savoiarda si conservano in frigorifero per circa 3 giorni, tuttavia la consistenza delle patate diventerà leggermente farinosa; meglio, prima di servirle, scaldarle molto bene nel forno, magari aggiungendo qualche fiocco di burro. Per non perdere completamente la consistenza del piatto, meglio non congelarle.
Consigli e varianti
Le patate alla savoiarda devono essere in un unico strato, dunque, se fossero troppe per una sola teglia, preparate due teglie oppure usate le teglie in dotazione con il forno, che sono molto capienti.
La ricetta può essere preparata con tutti i formaggi che filano: Bitto, Emmenthal, caciocavallo, Asiago, provola sono solo alcuni esempi; questa è una ricetta che funziona molto bene anche se si usano formaggi misti, magari gli avanzi che si hanno in frigo, in modo da renderla una ricetta di recupero.