Pasta con la verza, una ricetta semplice e sana

Una ricetta che si prepara in pochi minuti, vegetariana, sana e ben legata; ma che si può personalizzare a piacere con salumi e formaggi.

Pasta con la verza, una ricetta semplice e sana

La pasta alla verza è un primo piatto caratterizzato da un sapore dolce e da una consistenza cremosa che si ottiene amalgamando la verza stufata con la pasta. A dare un piacevole contrappunto croccante sono gli anacardi tostati, che arricchiscono il piatto con una nota sapida e sfiziosa.

La verza, o cavolo verza, è una varietà di cavolo dalle foglie grandi e increspate, coltivata principalmente nelle regioni del nord e centro Italia, come Lombardia, Piemonte e Toscana. La sua stagionalità va dall’autunno fino alla primavera, con un picco di qualità e sapore nei mesi invernali (si dice di raccoglierla dopo le prime gelate). Ricca di vitamine (soprattutto la C e il gruppo B), minerali come ferro e potassio, e antiossidanti, la verza è un alimento ottimo per sostenere il sistema immunitario e migliorare la salute generale, grazie anche al suo alto contenuto di fibre.

La pasta integrale differisce da quella bianca per la presenza del germe e della crusca del grano, che non vengono rimossi durante la lavorazione. Questo conferisce alla pasta integrale un maggiore apporto di fibre, vitamine del gruppo B, e minerali come magnesio e zinco, rispetto alla pasta raffinata. Dal punto di vista organolettico, ha un gusto più intenso e leggermente amaro, che si sposa perfettamente con il dolce della verza, creando un connubio di sapori complesso e appagante.

Gli anacardi, infine, sono semi della pianta Anacardium occidentale, originaria del Brasile ma coltivata in molte regioni tropicali. Sono ricchi di proteine vegetali, grassi buoni (soprattutto acidi grassi monoinsaturi), e minerali come magnesio, fosforo e rame. L’aggiunta di anacardi non solo apporta un tocco croccante alla pasta, ma contribuisce anche a un significativo contenuto proteico, rendendo il piatto più nutriente e bilanciato.

Se vi piacciono i primi a base di verza, provate anche le lasagne di verza. Oppure provate i capunet, polpette rivestite di foglie di verza o ancora gli involtini di verza vegetariani al forno.

Cucina: Italiana
Difficoltà: Facile
Preparazione: 10 Minuti
Porzioni: 4 Persone
Prezzo: Basso
Calorie: 345 Kcal
Ingredienti
  • Pasta integrale 400 g
  • Verza 1/2
  • Anacardo tostati e salati 80 g
  • Cipolla bianca 1
  • Olio extravergine di oliva 5 Cucchiai
  • Sale fino

Come fare la pasta con la verza

1

Togliete il torsolo alla verza, affettatela a listarelle larghe circa un centimetro, mettetele in un colino e lavatele bene. Fatele scolare e nel frattempo sbucciate e affettate sottilmente la cipolla.

2

Mettete in una padella antiaderente l’olio con la cipolla, e fatela appassire a fuoco basso, perché non si colori. Aggiungete la verza, salate e pepate e aggiungete mezzo bicchiere d’acqua, poi coprite e fate cuocere fino a che non è morbida. Non fate asciugare tutto il liquido, servirà a legare la pasta.

3

Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela e mettetela nella padella della verza, saltate a fiamma viva per qualche minuto. Poi aggiungete gli anacardi tritati grossolanamente.

Risultato
Pasta con la verza, una ricetta semplice e sana

Conservazione

La pasta con la verza si conserva in frigorifero per tre giorni, in un contenitore coperto. Vi consigliamo di riscaldarla al forno, magari con l’aggiunta di un formaggio filante, per dargli nuova vita. Se volete anticipare qualche preparazione, potete preparare la verza stufata in anticipo, anche di un giorno o due, e addirittura farne in grande quantità per congelarla.

Consigli e varianti della pasta con la verza

La pasta con la verza si può preparare in molti modi, l’aggiunta di anacardi permette alla texture di avere una gradevole croccantezza, ma si può lavorare anche sul bilanciamento di gusti: lo speck o la salsiccia sono ottimi con il sapore dolce della verza. Un’altra aggiunta ottima è il formaggio filante, per esempio la fontina, come accade nella ricetta dei pizzoccheri valtellinesi.

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