La panzanella è un primo piatto tipico della tradizione contadina toscana, una specie di variazione sul tema al pane e pomodori, da sempre alimento principe della merenda dei contadini nei campi d’estate. Dall’unione di pane e zanella pare prenda origine il nome. Boccaccio la definisce “pane lavato” che andrebbe servito nella crosta del pane stesso che funge da “zanella” ovvero da zuppiera.
Pane bagnato e ben condito con pepe, origano, basilico e con un grande giro olio extra vergine d’oliva, qualche pomodorino tagliato a dadini e qualche filetto di cipolla, a piacere la si può arricchire con una manciata di olive e con qualche rondella di cetriolo.
Ma come ogni piatto povero che nasce dalla fantasia del popolo, ogni Regione, e addirittura ogni famiglia conta la sua versione, così è facile trovare varianti con il tonno o con le uova sode, con la pagnotta intera semplicemente scavata (così come la servono in gran parte delle Marche) o con pane sbriciolato.
- Pane toscano raffermo 400 g
- Pomodori 500 g
- Cipolla 1
- Cetriolo 2
- Acqua 250 ml
- Aceto di mele 3 Cucchiai
- Basilico fresco
- Sale fino
- Pepe nero macinato
Preparazione
Per preparare la ricetta della panzanella, adagiate le fette di pane raffermo in una pirofila e bagnatele con l’acqua. Fatele inzuppare per il tempo necessario.
Quando il pane sarà inzuppato, potete decidere di sbriciolarlo o di tagliarlo a cubi. Quindi rimettetelo nella pirofila.
Affettate la cipolla e, per smorzare il suo sapore forte, immergetela per venti minuti in una ciotola di acqua con i tre cucchiai di aceto. Trascorso il tempo scolatela.
Condite il pane con una dadolata di pomodori, rondelle di cetriolo e filetti di cipolla.
Regolate di sale e pepe e completate con abbondante olio extra vergine d’oliva.