Il panko è un pangrattato giapponese, differente dal nostro pangrattato perché deriva dalla sola mollica di pane bianco, e ha briciole molto più grandi. Ha una qualità importante, cioè si riempie di aria in cottura e quindi, usato soprattutto nelle frittura, mantiene il fritto molto più croccante e meno unto.
C’è un altro modo, rispetto a quello descritto qui, di preparare il panko, ovvero di tostare le fette di pane prima di tritarle, tuttavia pensiamo che il sistema descritto in questa ricetta sia il migliore per togliere la gran parte dell’umidità al pane, che è la caratteristica principale del panko. La variante casalinga è destinata a rammollirsi un pochino col tempo, quindi è bene usarlo subito, se invece si vuole un panko sempre pronto è meglio acquistarne una versione industriale.
Ne esiste, in Giappone, anche una versione dolcificata con miele e zucchero, ancora più croccante ma in cui il gusto dolce, già tipico del panko rispetto al pangrattato, è ancora più accentuata e forse è difficile da usare nella nostra cucina.
- Pane a cassetta 200 g
Preparazione
Per preparare la ricetta del panko fatto in casa, togliete la crosta dal pane in cassetta.
Tagliate il pane a striscioline e frullate con un mixer da cucina, lasciando che le briciole di pane siano piuttosto grosse.
Scaldate il forno a 180.
Stendete il panko sulla teglia da forno, in uno strato sottile e uniforme.
Infornate per circa 20 minuti, ma mescolate ogni 5 minuti con una spatola e togliete il panko non appena sembra scurirsi.
Lasciate raffreddare completamente prima di usare.
Consigli
Il panko si conserva un paio di settimane in un contenitore ermetico in dispensa, oppure si può congelare e usare all’occorrenza.