I paccheri ripieni sono un primo piatto al forno con un grado di difficoltà minimo: rispetto alle lasagne, alle crespelle o al pasticcio si prepara con una pasta i grano duro, già pronta, che va semplicemente lessata. L’altro vantaggio che i paccheri portano con sé è che si tratta di un formato di pasta spesso, che tiene molto bene la cottura, dunque è praticamente impossibile scuocerli, ed ottenere quell’effetto “pasta riscaldata”, che spesso si ottiene quando si ripassa al forno una pasta che è stata troppo cotta. Inoltre, cuocendo i paccheri per circa 5 minuti in meno rispetto al tempo di cottura, i paccheri rimangono ben sodi, e stanno bene in piedi, offrendosi facilmente ad essere riempiti. Per mantenerli morbidi e terminare la cottura alla perfezione, è sufficiente cuocerli “in umido”, con la salsa di pomodoro o con la besciamella.
Il ripieno che vi proponiamo è una sorta di ragù, che viene asciugato con il formaggio grattugiato, proprio come si fa per i ravioli o per i cappelletti della tradizione, tuttavia potreste rendere questo ripieno vegetariano, usando delle verdure grattugiate (carote, zucchine, porro e cappuccio) o delle lenticchie. Per questo motivo i paccheri ripieni possono essere un piatto che varia a seconda dei vostri gusti, o a seconda di quello che avete da smaltire in frigo.
I paccheri sono un formato di pasta che, con tutta probabilità, è stato inventato in Campania; in dialetto campano il pacchero è lo schiaffo, ma anche lo schiaffo benevolo, non solo quello che si dà per offesa; il termine deriverebbe addirittura dal greco antico, in cui “pan” significa tutto e “keiros” significa mano, sarebbe dunque lo schiaffo a tutta mano. Il motivo del nome risiederebbe forse dal rumore che fanno i paccheri cotti, quando vengono scodellati nei piatti. Celeberrimi sono i paccheri di Gragnano, il comune del napoletano celebre per l’alta qualità della produzione dei suoi pastifici; nella piccola cittadina ce ne sono addirittura venti, alcuni molto antichi. In generale la pasta di Gragnano è una pasta a base di grano duro italiano e acqua proveniente dalla falda acquifera locale, che viene trafilata al bronzo e che dal 2013 ha ottenuto la certificazione I.G.P.
Se vi piacciono le ricette con i paccheri, provate anche i paccheri al coccio, la ricetta tipica napoletana, e i paccheri con il pesce spada.
- Paccheri 400 g
- Salsiccia di maiale 1
- Manzo macinato 300 g
- Sedano 1 Costa
- Carota 1
- Cipolla 1
- Aglio 1 Spicchio
- Olio extravergine di oliva 9 Cucchiai
- Pomodori passata 350 ml
- Caciocavallo grattugiato 100 g
- Burro 30 g
- Alloro 1 Foglia
- Chiodi di garofano 1
- Sale fino
- Pepe nero macinato
Come fare i paccheri ripieni
Sbucciate l’aglio e privatelo del germoglio interno, sbucciate la cipolla e la carota, private la costa di sedano dei suoi filamenti. Tritate le verdure poi mettetele in una padella antiaderente a insaporire a fiamma bassa, assieme a quattro cucchiai di olio, fino a che la cipolla non è morbida e trasparente.
Aggiungete la salsiccia sbucciata e sbriciolata e il manzo macinato, aggiungete anche la foglia di alloro e il chiodo di garofano rosolate la carne fino a che non cambia colore uniformemente. Poi coprite con un coperchio e abbassate la fiamma al minimo, fate cuocere per 25 minuti, controllando che ci sia sempre liquido nella pentola perché la carne non attacchi.
Lessate i paccheri in abbondante acqua salata, ma interrompete la cottura 4 minuti prima del termine del tempo di cottura indicato sulla confezione. Scolateli e metteteli in una ciotola, condendoli con un paio di cucchiai di olio.
Aggiungete al ragù di carne (privato dei chiodi di garofano e dell’alloro) due terzi del formaggio grattugiato e mescolate bene, dovrete ottenere quasi una pasta omogenea. Con questo composto riempite i paccheri, aiutandovi con le mani o con un cucchiaino. Posizionate i paccheri in piedi in una teglia da forno in cui avrete aggiunto la passata di pomodoro condita con l’olio rimanente, un pizzico di sale e uno di pepe. Coprite i paccheri con altra salsa di pomodoro, il formaggio avanzato e il burro a fiocchi, e infornate a 180 gradi per 25 minuti, passando alla modalità grill alla massima potenza negli ultimi 5 minuti.
Conservazione
I paccheri ripieni possono essere conservati in frigorifero, in un contenitore coperto, per tre giorni. Tuttavia questa è una ricetta che migliora con il riposo, dunque, per anticiparvi, è possibile prepararli il giorno prima. Reggono molto bene anche il congelatore, e si possono congelare in porzioni, in modo da essere scongelati al bisogno, anche per la pausa pranzo fuori casa.
Consigli e varianti
Se preferite un risultato più morbido e filante, aggiungete, in ogni pacchero, un pezzetto di mozzarella, oppure preparate mezzo litro di besciamella e aggiungetela alla teglia dei paccheri prima della cottura, in modo da ottenere un risultato molto simile al pasticcio o alle lasagne.
La carne macinata di manzo si può sostituire con la carne di vitello per un gusto più delicato, o con la carne di montone, per un risultato più forte.