I moscardini in umido sono un secondo piatto di pesce semplice da preparare e anche abbastanza economico. I moscardini, infatti, sono tra i molluschi cefalopodi quelli più economici: i loro cugini polpi, seppie e calamari sono ben più pregiati (e costosi) sul banco del pescivendolo. Nonostante questo però si tratta di un alimento molto gradevole e molto versatile, che cucinato in umido o bollito diventa molto saporito e soprattutto con una lunga cottura diventa morbidissimo.
Sono però ottimi anche grigliati, avendo però cura di tenerli in una marinata acidulata con il limone per almeno 2 ore in modo da intenerirne le carni, oppure si possono gustare fritti per immersione nell’olio bollente, dopo averli leggermente infarinati (magari con la farina di riso che li rende dolci e croccanti).
Per ottenere un risultato morbido basta cuocere i moscardini a lungo e lentamente, facendo attenzione a che siano sempre coperti di liquido, che tuttavia non serve sia abbondante, infatti i moscardini stessi tenderanno a rilasciare il loro liquido in cottura (nella tradizione napoletana si dice che il polpo deve cuocere nella sua acqua, e qui è un po’ la stessa cosa). Il risultato finale non dovrà essere eccessivamente brodoso, è infatti sufficiente che ci sia quel po’ di sughetto per poter intingere la polenta, il riso, o semplicemente la mollica del pane.
L’altro segreto per far sì che diventino belli morbidi è quello di farli riposare nel liquido di cottura fino a che non si raffreddano, ovvero farli raffreddare molto lentamente mantenendo il coperchio in modo che l’umidità, il vostro vero alleato, non scappi via.
Il nome scientifico del moscardino è Eledone moschata, e si tratta di un cugino strettissimo del polpo, gli assomiglia moltissimo nell’aspetto anche se è molto più piccolo (al massimo 15-20 cm) e se sui suoi tentacoli c’è una sola fila di ventose. Esiste un moscardino comune, dall’aspetto grigiastro, e un moscardino bianco, ancora meno pregiato, che vive nei fondali rocciosi. Il moscardino si pesca tutto l’anno, ma in primavera, momento in cui si schiudono le uova, è molto più facile trovarli. Tra i molluschi è quello con meno grassi e meno calorie, dunque è consigliato anche nelle diete ipocaloriche e nell’alimentazione dei bambini.
Per riconoscere i moscardini freschi bisogna guardarli attentamente: nel caso di moscardini grigi il colore deve essere chiaro e la tonalità della pelle brillante, nel caso di moscardini bianchi occorre guardare che la pelle non tenda al giallognolo. Se possibile, bisognerebbe toccare i tentacoli, che devono essere ben turgidi con le ventose ancora ben salde, se si staccano toccandoli è meglio non comprarli.
- Moscardino 1 kg
- Olio extravergine di oliva 5 Cucchiai
- Cipolla 1
- Pomodori passata a pezzettoni 200 ml
- Brodo granulare vegetale 1 Cucchiaino
- Alloro 1 Foglia
- Peperoncino secco in scaglie 1 Pizzico
- Acqua 200 ml
Come preparare i moscardini in umido
Pulite i moscardini prendendone uno alla volta, rigirando la testa e sciacquandola sotto l’acqua per eliminare le parti nere all’interno. Staccate il tendine che tiene attaccate le sacche e sfilatele facendo attenzione a non romperle. Togliete gli occhi incidendoli con un coltello e staccate il becco.
Sbucciate e tritate finemente la cipolla, poi mettetela in una padella antiaderente insieme all’olio e fatela cuocere a fiamma bassa per almeno 10 minuti. Deve diventare morbida e quasi trasparente, senza colorarsi.
Aggiungete i moscardini e saltateli fino a che non hanno cambiato uniformemente colore. A questo punto aggiungete la passata di pomodoro, l’acqua, il brodo granulare, il peperoncino e la foglia di alloro, coprite e fate cuocere 2 ore a fiamma bassa verificando che il liquido non evapori tutto.
Come conservare i moscardini
I moscardini, una volta cotti, si possono conservare in frigorifero in un contenitore con il coperchio per 4 o 5 giorni. Se dovesse avanzare solo il sugo di pomodoro, è ottimo per condire una pasta, magari aggiungendo una manciata di piselli congelati, da far rinvenire direttamente nel sugo con un po’ di brodo vegetale.
Consigli e varianti
I moscardini sono ottimi se serviti con una polenta abbastanza morbida, in grado di raccogliere il loro sugo. Se però non siete amanti della polenta o cucinate questo piatto d’estate, potete servirli con del riso Basmati cotto al vapore.
Una variante è la versione alla luciana, cucinati come a Napoli si cucina il polpo, ovvero in umido e con l’aggiunta di olive nere e prezzemolo. A Venezia invece i moscardini si cuociono semplicemente bollendoli in acqua profumata con grani di pepe e alloro, e si lasciano riposare nella loro acqua, fino a che non si raffreddano e si possono servire come “cicchetto” all’aperitivo, assieme allo Spritz.