Il Monkey Bread è una brioche, molto più semplice da fare dato che nell’impasto non ci sono grassi. Si prepara “montando” insieme tante palline di impasto lievitato che vengono passate prima nel burro e nella farina. Si dice che questo dolce derivi dagli immigrati ungheresi, arrivati negli Stati Uniti all’inizio del Novecento, che portarono con sé la ricetta di questo dolce tipico della loro terra, l’arany galuska, che letteralmente significa “gnocchi d’oro”; a dimostrazione di questa teoria sta un libro di cucina pubblicato negli Stati Uniti nel 1972 che riporta la ricetta di un dolce simile a questo e lo chiama Hungarian Coffee Cake.
Negli Stati Uniti questo dolce conobbe subito un discreto successo, venduto nelle panetterie e nelle pasticcerie di quartiere, spesso proprietà di immigrati dell’est Europa, ma fu negli anni Settanta e Ottanta che questo dolce vide la sua popolarità crescere di molto, quando la first lady Nancy Reagan decise di servirlo alla Casa Bianca come dolce delle ricorrenze.
L’origine del nome Monkey bread è piuttosto incerta, alcuni dicono che questo lievitato assomigli al tronco di un albero conosciuto, nei paesi di lingua inglese, come Monkey puzzle tree; secondo altri l’aspetto del dolce farebbe ricordare quello di un mucchio di scimmie appoggiate l’una sull’altra; infine, l’ultima teoria sostiene che si chiami “monkey”, in quanto andrebbe mangiato con le mani, proprio come fanno le scimmie.
La preparazione è molto semplice, l’impasto, non troppo idratato si tiene bene insieme, e non dovendo aggiungere burro non si rischia che l’impasto si scordi e lieviti con difficoltà: con questa dose di lievito e il riposo in un luogo tiepido otterrete il raddoppio in meno di due ore. Il suo sapore è molto simile a quello di un altro dolce importato dall’Europa negli Stati Uniti, i Cinnamon Rolls tipici della della pasticceria danese; tuttavia la consistenza dovrebbe essere diversa, e per evitare quell’effetto morbidissimo dei Cinnamon Rolls dovrete esagerare con lo zucchero, in modo che la crosticina di queste palline di impasto risulti praticamente caramellata.
Anche in Italia abbiamo dei dolci simili, ovviamente gli struffoli, ma anche la pignolata calabrese.
- Farina bianca (MAnitoba) 500 g
- Sale 5 g
- Latte intero tiepido 200 ml
- Lievito di birra secco 16 g
- Zucchero semolato bianco 50 g
- Uova 2
- Burro 170 g
- Zucchero bianco 200 g
- Zucchero di canna integrale 150 g
- Cannella in polvere 1 Cucchiaio
Come preparare il monkey bread
Scaldate leggermente il latte sul fuoco, in modo che sia tiepido ma non troppo caldo, scioglieteci dentro il lievito e lo zucchero, lavorando fuori dal fuoco. Nella ciotola della planetaria versate la farina, poi incorporate il latte a filo, mescolando con la foglia. Staccate la foglia e inserite in gancio e incorporate le due uova e il sale. A questo punto mettete in una terrina unta di olio e fate riposare coperto, nel forno spento ma con la luce accesa, per 2 ore.
Riprendete l’impasto, sgonfiatelo schiacciandolo delicatamente con il pugno e dividetelo in due parti e arrotolatelo sotto al palmo delle mani per creare due filoni. Tagliate dei pezzi di circa 30/50 grammi e lavorateli con le mani per formare delle palline.
Sciogliete il burro a bagnomaria. In una ciotola mescolate i due zuccheri per la guarnizione, assieme al cucchiaino di cannella e poi passate ogni pallina prima nel burro poi nella ciotola di zucchero, avendo cura di inzuccherarla da tutti i lati senza farle perdere la sua forma rotonda.
Posizionate le palline in una teglia da forno per ciambelle, che avrete precedentemente imburrato. Quando avrete terminato la composizione di palline versate tutto lo zucchero rimasto e versate il rimanente burro fuso tra gli interstizi del dolce. Cuocete in forno ventilato a 180 gradi per 40 minuti.
Conservazione
Il Monkey bread si conserva fuori dal frigo, sotto a una campana di vetro (o comunque protetto dall’aria e dalla polvere) per un massimo di tre giorni. Può anche essere congelato, magari già tagliato a fette, e scongelato a temperatura ambiente per qualche ora, oppure sotto al grill del forno per pochi minuti. Se volete, potete congelare le palline di impasto, una volta pronte e prima di essere imburrate e inzuccherate, in modo da averle pronte per quando vorrete infornare il Monkey Bread, in quel caso posizionate le palline su un vassoio in freezer, e quando saranno pronte riponetele nei sacchetti per il congelamento.
Consigli e varianti
Una volta pronto il monkey bread può essere glassato a piacere, con il cioccolato fondente sciolto a bagnomaria, per esempio, o con una glassa preparata sciogliendo 150 grammi di zucchero a velo con il succo di limone. Oppure può essere spennellato con altro burro e guarnito con gli zuccherini colorati. O infine si può preparare una salsa con 100 gr di burro fuso in cui saranno fatti sciogliere 100 grammi di zucchero di canna e un pizzico di vaniglia, questa salsa va versata ancora calda sul dolce appena sfornato.
Per sformare il monkey bread vi consigliamo di farlo raffreddare 10 minuti e poi girare la teglia su un piatto da portata e infine rimetterlo dritto sul piatto da portata definitivo.