I malloreddus sono la pasta tipica della Sardegna, tanto che nel resto d’Italia vengono anche chiamati “gnocchetti sardi” e qualche marchio di pasta di grano duro li ha preparati e venduti nella grande distribuzione. Tuttavia i malloreddus originale sono una pasta di grano duro, che però viene preparata in casa e non si lascia seccare, ma si cuoce subito. Il risultato è una pasta morbida, ma leggermente più porosa e dura di quella all’uovo.
La ricetta che proponiamo qui è quella classica “alla campidanese” con il sugo di salsiccia, così come si prepara appunto nella ragione al Sud della Sardegna, in cui sono diffusissimi. Nell’impasto lo zafferano è un’aggiunta tipica del territorio, la Sardegna infatti è una delle regioni italiane in cui si produce questa spezia tanto preziosa. Nella versione originale si aggiungono all’impasto alcuni pistilli, ma oggi si preferisce usare la polvere, più comoda, l’importante è acquistarne una di qualità.
Se volete, potete sostituire i pomodori pelati con il pomodoro fresco, ma il consiglio è quello di pelare i pomodori immergendoli un minuto in acqua bollente, prima di tagliarli a tocchi.
- Semola rimacinata di grano duro 450 g
- Zafferano in polvere 1 bustina
- Sale fino 1 Pizzico
- Pomodori pelati 800 g
- Salsicce 500 g
- Cipolla bianca 1
- Alloro 1 Foglia
- Basilico 3 Foglia
- Pecorino grattugiato
- Vino bianco 1/2 Bicchiere
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Sale fino
Preparazione
Per preparare i malloreddus, mescolate la semola, lo zafferano e il sale.
Aggiungete acqua a filo fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
Coprite con la pellicola e fate riposare per 30 minuti.
Passato il riposo, dividete la pasta a pezzetti e formate dei filoni facendo rotolare la pasta sotto ai palmi.
Tagliate dei tocchetti lunghi al massimo 1,5 cm e passateli sull’apposito strumento con il pollice per dare la forma.
Lasciate riposare i malloreddus e intanto preparate il sugo: sbucciate e tritate la cipolla.
Fate rosolare la cipolla con l’olio 10 minuti a fuoco basso fino a che non diventa trasparente.
Sbucciate la salssiccia, sbriciolatela con le mani e aggiungetela alla padella.
Sfumate con il vino bianco e aggiungete la foglia di alloro.
Tritate i pelati e aggiungeteli alla padella quando non si sente più l’odore d’alcol del vino.
Cuocete 15 minuti a fuoco molto basso.
Lessate i malloreddus in abbondante acqua salata, tenendo però il bollore delicato e la fiamma bassa per non rovinare i malloreddus.
Scolateli con una schiumarola e posateli delicatamente in un colino perché perdano ogni residuo d’acqua.
Metteteli nella padella e saltateli con il sugo. Poi serviteli con pecorino a scaglie.