Le linguine ai ricci sono un primo piatto tipico della tradizione della cucina pugliese e di quella sarda. I ricci di mare sono un echinoderma molto rinomato, il suo nome scientifico è Paracentrotus lividus e cresce sui fondali vicino alla costa di molte aree del Mediterraneo e i Paesi che ne fanno più uso in cucina sono l’Italia, la Francia e la Spagna.
Sono così ricercati che rischiano l’estinzione, dunque la loro pesca è sottoposta a norme restrittive, In Sardegna per esempio tale pesca è consentita generalmente da 1º novembre al 30 marzo, e sono consentite circa 50 unità a persona se pescate da privati e circa 3000 se pescate da pescatori subacquei professionisti muniti di apposita licenza rilasciata dalla Regione di pertinenza. Dunque, nonostante quanto si pensa comunemente, consumare i ricci d’estate non è una buona idea perché c’è il fermo pesca e spesso si assaggia un prodotto surgelato.
La carne dei ricci è un prodotto prezioso e dal sapore delicato che non ama la cottura. Nella maggior parte dei casi i ricci infatti si consumano crudi, appena aperti, e si mangiano con il cucchiaino. Per aggiungerli alla pasta bisogna fare attenzione e aggiungerli a fine cottura in modo che il calore non annulli il loro sapore molto particolare.
- Linguine 400 g
- Riccio di mare 30
- Aglio 1 Spicchio
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Prezzemolo 1 Mazzetto
Preparazione
Per preparare la ricetta delle linguine ai ricci di mare lavate i ricci e apriteli con l’apposito strumento.
Prelevate l’interno costituito dalla polpa e dalle uova del mollusco e mettetelo in una ciotola.
Sbucciate l’aglio, privatelo dell’anima e mettetelo in padella con l’olio.
Aggiungete anche il prezzemolo tritato e fate insaporire per 5 minuti.
Lessate le linguine in abbondante acqua salata.
Scolate le linguine e tenete da parte un mestolo di acqua di cottura.
Saltate le linguine nella padella con il soffritto di aglio e prezzemolo aggiungendo la polpa dei ricci e l’acqua di cottura.
Servite con altro prezzemolo tritato.