Tema: “pranzo della domenica come una volta”, con il profumo del ragù che si spande per la casa. Potrebbe interessarvi rimpiazzare la solita pasta e fare le lasagne con la polenta?
Perdonate la domanda a bruciapelo, ma da quando abbiamo visto sul sito americano Serious Eats cosa viene fuori, nessuno in redazione riesce a smettere di pensarci.
Siete quindi interessati a partecipare a questo party del carboidrato?
Ovviamente si tratta di una festa da organizzare una volta ogni tanto, si capisce, pena l’allargamento fuori controllo del girovita, ma riuscite a immaginare un pranzo della domenica che vi lasci più felici di questo? Stremati ma felici.
Più che “lasagne di polenta” in Italia chiamiamo il piatto “polenta pasticciata”, ovvero strati di polenta inframezzati dal ragù e poi passati in forno, proprio come si fa con le lasagne.
Piatto semplice, certo, ma nello stesso tempo magico e appagante, a patto che i due ingredienti principali, ovvero polenta e ragù, siano cucinati alla perfezione. Vediamo quindi come fare a preparare un’ottima teglia di “lasagne di polenta”.
Per prima cosa, dovremo innanzi tutto preparare ma buona polenta, fatta come Dio comanda, pronta in un’ora e non in trenta secondi e nemmeno in otto minuti.
— Prendetevi quindi un’oretta di tempo, scegliete una buona farina di mais e mettete una pentola capiente e spessa sul fuoco con dell’acqua.
— Diciamo che l’acqua dovrà essere circa quattro volte il peso della farina, quindi per mezzo chilo di farina di mais mettete sul fuoco 2 litri di acqua, assieme a un cucchiaio di sale grosso, circa 15 grammi.
— Quando l’acqua sta per bollire, rovesciate a pioggia la farina, girando con un cucchiaio di legno, abbassate il fuoco e cuocete, girando spesso, per circa 45 o 50 minuti (sì, lo so…), a seconda della consistenza desiderata. Aggiustate di sale e tenete da parte.
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— Per il ragù, invece, scegliete tra le diverse ricette di Dissapore quella che vi aggrada di più, senza dimenticare i fondamentali: soffritto ben preparato, meglio se in una pentola a parte perché le verdure rilasciando acqua possono compromettere la rosolatura della carne, un pezzo di salsiccia spellata, carne macinata di bovino e suino ben rosolata, sfumatura con vino bianco, passata o anche concentrato di pomodoro.
— Quindi, eventuale piccola aggiunta di brodo caldo, cottura per un paio d’ore coperto, mezzo bicchiere di latte finale per eliminare l’acidità del pomodoro, sale, pepe, assaggio finale e il ragù è pronto.
Ovviamente, per i vegani, il ragù può anche essere vegetale, di soia, di funghi… Ma forse chiamarlo “ragù” non è esattamente una buona idea.
Lasagne di polenta o polenta pasticciata
— Prendete una teglia da forno e stendete uno strato di polenta, grattugiandoci sopra una dose cospicua di parmigiano.
Volete esagerare? Aggiungete mozzarella, provola o altro formaggio a piacere: non è certo un caso che si chiami “polenta pasticciata”.
— Coprite con generose cucchiaiate di ragù, continuando ad alternare strati di polenta, sugo e formaggio fino ad arrivare a circa un centimetro dal bordo della teglia.
— Terminate con uno strato di polenta, su cui spargerete fiocchetti di burro e ancora una grattatina di Parmigiano.
— Infornate a 180 gradi per una ventina di minuti, magari accendendo il grill superiore negli ultimi due minuti di cottura per ottenere un’invitante crosticina (attenzione, il grill superiore dei forni di casa brucia la superficie delle pietanze nel giro di pochi secondi: controllate bene il vostro capolavoro quando utilizzate questa funzione).
— Togliete dal forno, attendete una decina di minuti e servite.
Il pranzo della domenica “come una volta” può adesso cominciare.
[Crediti: SeriousEat, Dissapore]