Campionati Europei. Dopo tutte le partite lascio cadere una richiesta di spiegazioni sul fuorigioco. Con nonchalance. Non credo di averlo capito, ma dissimulo e rilancio. A chi mi spiega la differenza tra punizione di prima e seconda preparo una sangria.
Fiesta! (o del libro). Chiunque torni dalla Spagna mi regala ricette di tapas sotto forma di libretto. Uno (dei pochi) che vale la pena di leggere – però in inglese – conferma i miei sospetti: bere sangria da soli è contronatura. Servono molti amici, per una questione di rituali che scaramanticamente vanno ripetuti uguali, e visto che ci siete una festa. I gesti essenziali sono: taglia, mischia, aspetta e bevi. Tanto.
La differenza tra cross e corner (o dei foodblog).
L’imprevedibilità delle ricette di sangria ha un che di scilipotesco: l’unica versione che manca è quella endovenosa. Pare che più o meno vada bene tutto: vino rosso o bianco, brandy, Calvados, cognac, Cointreau, Grand Marnier, succo d’arancia, di albicocca, gazzosa o 7-Up. Sulla frutta, il dilemma è nella forma: fette o pezzi? E lo zucchero, si o no? Glucosio qualcuno? La mia policy personale non prevede succhi di frutta o bollicine sintetiche, ma capirci qualcosa, io ve lo dico, è come conoscere la differenza tra cross e corner.
Dall’Intravinico all’italiano (o dell’esperto).
Da qualche parte bisogna pur iniziare, così mi rivolgo ai cugini di Intravino. Confusione, qualcuno parla di terroir (e te pareva), pertanto niente Rioja, meglio vini rossi di buona struttura e pochi tannini. Traduzione dall’Intravinico all’italiano: Teroldego, Nero d’Avola o una Barbera, si può.
Ingredienti
1 litro di vino rosso (vedi sopra per la scelta), due pesche, un’arancia, un limone, chiodi di garofano, cannella in stecche, un cucchiaio di zucchero. Facoltativo: un bicchierino di Cointreau o Grand Marnier.
Preparazione
Per preparare la ricetta della sangria perfetta sarà scontato ma bisogna dirlo, affetto arancia e limone senza togliere la buccia: taglio a metà per ottenere le fettine. Faccio lo stesso con la pesca, mescolo tutto in una fruttiera.
Unisco zucchero, chiodi di garofano e cannella, mescolo, poi aggiungo anche liquore e vino.
Dopo aver coperto il contenitore con la plastica trasparente lo metto in frigorifero. Ora, uno dei segreti della sangria è il riposo: più aspettate migliore sarà il risultato. Preparare la sangria il giorno prima della festa è una buona pratica.
Consigli
La parte migliore della sangria è la frutta, e siccome sono ostinata ne metto tanta (ne preparo di più perché la mangio anche mentre aspetto).
Se aggiungete cubetti di ghiaccio resta il fantasma dell’originale. Congelate del succo di frutta o una parte di sangria, date retta. Se non avete alternativa, ghiaccio solo nei bicchieri.
Chi pensa che la sangria sia accompagnamento ideale della paella ha sbagliato sito. Sciò.
Volendo provare la bevuta tipica spagnola, andate di tinto de verano: vino rosso e limonata. Se sapessi fare dichiarazioni d’amore, la seconda sarebbe per il tinto.