Hamburger al forno, la ricetta per una carne morbida e saporita

Gli hamburger al forno sono un modo alternativo per cuocere gli hamburger, più sano perché prevede un minore uso di olio e si evitano anche le bruciacchiature che a volte, con la piastra o il barbecue, sono inevitabili. Il contro della cottura nel forno può essere il rischio di ottenere degli hamburger troppo cotti e secchi, ma impostando il giusto tempo di cottura e la giusta temperatura e soprattutto “condendo” il macinato, non si dovrebbe correre questo rischio. In particolare questa ricetta prevede di condire il macinato di manzo con formaggio, pane e pepe per renderlo particolarmente saporito e farlo rimanere morbido in cottura. È uso comune infatti, in moltissime hamburgherie nel mondo, preparare i propri hamburger arricchendo la carne con questi ingredienti, per farla risultare più morbida e succulenta.

Con questi hamburger potete servire delle verdure o delle patatine (contando sul fatto che gli hamburger così cucinati sono più “sani” e quindi le patatine sono il solo vezzo), oppure potete usarli per farcire il classico bun, con maionese (magari la nostra maionese senza uova), senape, qualche foglia di lattuga e cetriolini.

Le origini dell’Hamburger

Considerato, praticamente da tutti, il piatto iconico degli States, sembra tuttavia che l’hamburger sia nato ad Amburgo, o almeno così sembrerebbe dall’etimologia che vuole che il nome derivi dal fatto che un ambulante tedesco inventò un panino fatto con una salsiccia aperta e schiacciata, cucinata sulla piastra e servita, assieme a un un uovo fritto, tra due fette di pane: un piatto calorico e corroborante, che sembra fosse diventato ben presto il piatto preferito dei lavoranti del porto di Amburgo. Ovviamente da qui si sarebbe diffuso negli stati uniti a seguito dell’immigrazione. Esiste però anche una data ufficiale sulla nascita dell’hamburger: il 1900, come testimonia il Library of Congress in seguito ad un atto notarile che certifica l’invenzione di un Hamburger Sandwich presso la rivendita Louis Lunch, New Haven, Connecticut. In quel caso di tratta di un vero brevetto, ottenuto grazie alla cottura di una polpetta di macinato in una particolare griglia di ghisa progettata dalla ditta Bridge and Beach, Co. di St. Louis, Missouri per il proprietario del diner.

Come preparare gli hamburger al forno

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In una ciotola mescolate la carne tritata con il pecorino grattugiato, il pangrattato e il pepe, dovrete ottenere un impasto non troppo omogeneo, non deve assomigliare a un polpettone.

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Formate 4 hamburger e metteteli a riposare per circa mezz’ora in frigorifero coperti da un piatto o dalla pellicola per alimenti. Se avete lo strumento apposito per fare i burger potete usarlo, ma vengono bene anche fatti con le mani, prima creando una pallina, poi schiacciandola e aggiustando i bordi.

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Cuocete gli hamburger sulla leccarda del forno ricoperta di carta da forno. Dovranno cuocere a 200 gradi statico per circa 12 minuti. Controllate che sul bordo si veda ancora un po’ di carne al sangue, se diventano tutti scuri saranno irrimediabilmente duri. Servite con qualche scaglia di sale Maldon.

Risultato

Conservazione

Gli hamburger cotti si conservano circa 24 ore in frigorifero, vanno scaldati in padella rovente, il più velocemente possibile per non seccarli, tuttavia la consistenza ottimale la si ottiene se vengono serviti non appena cotti. L’impasto di questi burger, con pangrattato e Parmigiano, si può conservare in congelatore per circa 2 mesi.

Consigli e varianti

Questi hamburger sono ottimi se si sceglie un macinato non troppo magro, l’ideale sarebbe mescolare al macinato di manzo quello di maiale, o magari aggiungere al macinato una salsiccia sbriciolata; la componente grassa infatti contribuisce a mantenere la carne tenera.

Se a cena avete amici vegetariani, provate a preparare anche le polpette di zucchine al forno, e a farcire con loro i bun, come fossero hamburger: sono ottime.