Gli gnudi agli asparagi sono un primo piatto dal gusto delicato e leggero, una rivisitazione dei classici gnudi toscani a base di ricotta e spinaci.
Gli gnudi detti anche “malfatti” a Siena o “strozzapreti” in altre regioni italiane, devono il loro nome al dialetto toscano, fiorentino per la precisione, venivano chiamati così dai contadini per indicare il tipo di piatto, ovvero una sorta di ravioli “nudi”, senza lo strato di pasta che solitamente li ricopre, sono molto diffusi nella zona della Maremma, ottimi anche col sugo di pomodoro, anche se la tradizione impone un condimento molto semplice, a base di burro, salvia e parmigiano.
Vengono realizzati con ricotta e spinaci, ma in questo caso abbiamo optato per una variante, cambiando il tipo di verdura e utilizzandone una più adatta alla stagione, gli asparagi, appunto.
- Ricotta fresca vaccina 400 g
- Asparago verdi, al netto degli scarti 400 g
- Farina 00 20 Cucchiai
- Parmigiano Reggiano grattugiato 6 Cucchiai
- Sale 1 Pizzico
- Burro 40 g
- Parmigiano Reggiano grattugiato 3 Cucchiai
- Salvia 1 Rametto
Preparazione
Lavate ed asciugate gli asparagi, togliete dal gambo la parte finale più dura e fibrosa, poi con un pelapatate levate la parte esterna a tutto il gambo.
Cuocete a vapore gli asparagi per circa 7-8 minuti
Fateli intiepidire e tagliateli a pezzi, poi frullateli ottenendo una morbida crema.
In una ciotola capiente, mettete la crema di asparagi frullati, la ricotta, il parmigiano ed aggiungete sale fino a piacere.
Date una prima amalgamata, poi pian piano aggiungete la farina ed impastate con le mani, formando una palla di impasto morbido e malleabile (potrebbero occorrere dai 18 ai 20 cucchiai di farina, molto dipende anche dalla consistenza della ricotta utilizzata).
Coprite la ciotola con pellicola alimentare e ponete in frigo per circa una quindicina di minuti a riposare.
Una volta trascorso questo tempo, estraete l’impasto dal frigo e, con le mani infarinate formate delle palline della misura di circa una noce, ponendole su un tagliere ben distanziate fra loro.
Mettete sul fuoco abbondante acqua salata e una volta arrivata a bollore immergeteci gli gnudi, cuocendoli finché non verranno a galla.
Con un mestolo forato, tirateli su e metteteli in una pirofila leggermente imburrata.
In un pentolino preparate il condimento fondendo il burro insieme a una decina di piccole foglie di salvia; una volta pronto, versatelo sugli gnudi, spolverizzate con parmigiano e mettete in forno qualche minuto prima di servire.
Consigli
Potete evitare la gratinatura in forno semplicemente condendo gli gnudi col burro fuso alla salvia e spolverando con parmigiano al momento di portare in tavola.
Volendo stravolgere un po’ la ricetta, creando una variante sfiziosa e golosa, anziché col burro e salvia, condite i vostri gnudi con besciamella e parmigiano in superficie, poi fate gratinare sotto al grill per formare una bella e croccante crosticina.
Importante però è sempre servirli caldissimi, qualsiasi condimento vogliate usare!