Il Gin Tonic è il più famoso dei cocktail base gin e anche il più semplice da realizzare a casa. Gin Tonic, o ancora più semplicemente G&T, è un long drink realizzato con gin e acqua tonica, due soli ingredienti per una bevuta dissetante che ben si sposa con le stagioni più calde dell’anno, ma che fa comunque della versatilità il suo punto di forza
Affonda le sue radici nel contesto della colonizzazione britannica in India del XIX secolo. All’epoca il chinino, estratto dalla corteccia dell’albero di cinchona, era infatti ampiamente utilizzato per la sua capacità di combattere la malaria. Per rendere più gradevole il suo sapore eccessivamente amaro, gli ufficiali dell’esercito britannico della Compagnia delle Indie Orientali cominciarono a mescolarlo con acqua, zucchero, succo di lime e appunto gin. Questa speciale miscela non solo si rivelò efficace nel prevenire la malaria, ma divenne anche una bevanda popolare per il suo gusto fresco e aromatico. Proprio così nacque il celebre Gin Tonic. La versione ufficiale del mixing, con le dosi attuali, fu però messa a punto nei cafè di Parigi, che tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento diventò la capitale del gin tonic, un cocktail che prima era diffusissimo tra gli studenti perché semplice ed economico, e che poi divenne un trend anche dei cocktail bar più ricercati.
Questo cocktail è anche parecchio noto per il suo scarso apporto calorico: 150 ml di Gin Tonic, ovvero un bicchiere, apportano al corpo circa 171 calorie (kcal) con la proporzione di 0,04 gr di grassi, 15,77 gr di carboidrati e 0,04 gr di proteine. Un bicchiere da 200 ml preparato con la nostra ricetta ha 13 gradi alcolici circa.
Per qualche altra ricetta di cocktail con il gin, provate il White Lady, un sour, o il Bramble cocktail con le more, un cocktail della nuova generazione del mixing.
- Gin 50 ml
- Acqua tonica 100 ml
- Ghiaccio a cubetti
- Limone 1
Come preparare il Gin tonic
Raffreddate il bicchiere di servizio con il ghiaccio oppure mettete il bicchiere stesso per qualche minuto nel congelatore. Fate attenzione a scolare gli eventuali residui d’acqua che si potrebbero formare in fondo al bicchiere.
Versate il gin e colmate il bicchiere con l’acqua tonica (circa 100 ml). Miscelate molto delicatamente dal basso verso l’alto con un bar spoon o un semplice cucchiaio così da non rovinare l’effervescenza della tonica.
A vostro piacimento, preparate una scorza o una fetta di limone, arancia o lime per dare al vostro cocktail una nota agrumata tanto al naso quanto al palato.
Consigli e possibili varianti del gin tonic
Esistono moltissime varianti, la più famosa è probabilmente quella del Gin lemon, in cui alla tonica si sostituisce la limonata, le dosi sono circa: 60 ml di Gin e 90 ml di limonata, ma è abbastanza frequente anche, soprattutto ultimamente, vedere gin tonic aromatizzati con erbe e spezie, tra tutti ovviamente il ginepro, ma anche il rosmarino: un rametto in infusione nel bicchiere è una variante molto comune.
Esistono anche tutta una serie di varianti che partono semplicemente dai diversi gin usati: London dry, distillati o non distillati, preparati con solo ginepro o con molte botaniche diverse. Influisce molto anche l’acqua tonica, più o meno zuccherata, più o meno amara; una grande tendenza è quella di usare prodotti provenienti da uno stesso territorio (acqua tonica e gin vengono ormai prodotti quasi ovunque) e vedere come funzionano assieme (di solito bene).
Che gin usare per il Gin Tonic?
Non tutti i gin vanno bene con tutte le toniche, per realizzare il Gin Tonic perfetto bisogna saper abbinare il primo al secondo. Il gin, e di conseguenza il Gin Tonic, può essere agrumato, floreale, balsamico, mediterraneo, sapido o speziato. Da qui la necessità di scegliere una tonica più o meno aromatica, più o meno speziata. La scelta migliore? Dipende dai gusti, ma agli amanti del G&T tradizionale consigliamo una tonica neutra che sappia di chinino e un gin non eccessivamente profumato (London Dry Gin). L’eccessiva intensità aromatica dell’uno o dell’altro ingrediente rischierebbe infatti di alterare il risultato complessivo della nostra bevuta.
In quale bicchiere si beve in Gin Tonic?
Paese che vai bicchiere che trovi. Se in Spagna il bicchiere più utilizzato per il Gin Tonic è sempre stato il balloon, in Italia il Gin Tonic viene solitamente servito in un highball o tumbler alto. La scelta più conservativa, e dal nostro punto di vista anche la migliore per mantenere a temperatura il nostro cocktail durante l’intera bevuta, facilitandone la degustazione.
Quale tipo di ghiaccio scegliere?
Il miglior ghiaccio possibile per il Gin Tonic è la stecca, dato che parliamo di un cocktail che non ha lo specifico bisogno né di diluizione né di raffreddamento, sempre che l’acqua tonica utilizzata sia ben fredda. La stecca di ghiaccio raffredderà il drink più velocemente rispetto ai cubetti, limitandone la diluizione e quindi lo spiacevole annacquamento.