La frittata di carciofi cotta in forno è un secondo piatto che si prepara facilmente, cuoce da sola e rimane molto morbida e golosa. La parte più complessa di questa ricetta è quella della pulizia dei carciofi, perché se vengono lasciate troppe foglie intorno al cuore del carciofo, alcune potrebbero essere coriacee, e i commensali sarebbero costretti a sputare i pezzetti duri dalla frittata. Per stare nel sicuro, la cosa migliore è togliere un po’ più di foglie di quelle che ci pare opportuno, oppure acquistare dei carciofi già puliti. L’altra problematica dei carciofi è che tendono a diventare subito neri, dunque vanno messi in acqua acidulata, con succo di limone, non appena sono tagliati.
L’aggiunta di latte nella frittata serve ad ottenere una frittata più alta e più morbida, ed è assolutamente necessario se si cuoce la frittata nel forno, cioè con una cottura lunga e a bassa temperatura; se si vuole una frittata ancora più morbida, si può sostituire il latte con la panna liquida. Se invece si vuole cuocere la frittata in padella, il latte si può omettere, ma vale la pena provare a lasciarlo, per il suo effetto ammorbidente sulla consistenza, e addolcente sul gusto. L’aggiunta di panna o latte alle uova appartiene soprattutto alla cultura gastronomica francese dell’omelette.
La frittata è un piatto che si cucina in tutto il mondo da moltissimo tempo, una prova è il fatto che già nel 1500 abbiamo le testimonianze di una frittata gigante: in particolare nel 1535 fu preparata presso la certosa di Padula (SA) una frittata con 100 uova in onore di Carlo V di Spagna che tornava vittorioso dalla battaglia di Tunisi. Ancora oggi, il 10 agosto a Padula si celebra l’evento. Un’altra frittata gigante nota nella storia è quella preparata l 17 maggio del 1987, a Carcacia di Padrón in Spagna, il cuoco Antonio Rivera Casal preparò una tortilla con 5000 uova.
Esistono poi, in tutta Italia, sagre dedicate alla frittata, come a quella di Colli a Volturno in provincia di Isernia, e di Casale Volturno in provincia di Caserta, per cui a Pasqua si usa prepara una frittata di “famiglia” con un numero che va da 100 a 500 uova, a seconda di quanti elementi ha la famiglia. A Montaquila, sempre in provincia di Isernia, si celebra la sagra della frittata, e nel 2017 si preparò una frittata con 1469 uova.
Se anche a voi piacciono le frittate, provate anche la frittata di asparagi.
- Carciofo violetto 3
- Olio extravergine di oliva 5 Cucchiai
- Aglio 1 Spicchio
- Limone il succo 1
- Brodo vegetale granulare 1 Cucchiaino
- Sale fino
- Pepe nero macinato
- Noce moscata
- Prezzemolo fresco tritato 1 Mazzetto
- Uova 6
- Burro 20 g
- Parmigiano reggiano grattugiato 30 g
- Latte intero 100 ml
Come preparare la frittata di carciofi al forno
Pulite i carciofi eliminando gran parte delle foglie (dovrete lasciare solo le foglie sottili e tenere), tagliateli in quattro ed eliminate i gambi (che potete usare per fare un risotto). Se i carciofi hanno, vicino al cuore, un po’ di “barba”, eliminatela con la punta di un coltello. Mettete a bagno in acqua acidulata con il succo di limone.
Sbucciate l’aglio e privatelo dell’anima interna, e mettetelo in una padella antiaderente assieme all’olio e ai carciofi puliti e scolati dall’acqua acidulata. Aggiungete mezzo bicchiere di acqua e il cucchiaino di brodo granulare e coprite.
Dopo circa 15 minuti i carciofi saranno morbidi, sollevate il coperchio e fate evaporare l’acqua in eccesso. Se dovessero esserci foglie dure o che si sono staccate, eliminatele. Aggiungete il prezzemolo tritato.
In una ciotola sbattete le uova con il sale e le spezie. Aggiungete il formaggio grattugiato e il latte e mescolate velocemente con una forchetta, fino a ottenere un composto omogeneo e leggermente schiumoso.
Pendete una teglia da forno e imburratela bene sul fondo e sui lati. Versate i carciofi dentro al composto di uova e mescolate delicatamente. Poi mettete tutto dentro alla teglia imburrata e cuocete nel forno ventilato a 180 gradi per 45 minuti.
Come conservare la frittata di carciofi
La frittata di carciofi si conserva per circa 3 giorni in frigorifero, non va però congelata perché perderebbe la sua consistenza morbida e bavosa, e diventerebbe una sorta di spugna. Se volete anticipare qualche preparazione, potete cuocere i carciofi a parte, poi conservarli in frigorifero oppure, addirittura, congelarli per due o tre mesi.
Consigli e varianti
Se siete di fretta, o se non avete particolare esperienza nella pulizia dei carciofi e temete che rimangano troppe foglie coriacee, potreste acquistare i cuori di carciofo surgelati, già puliti, che vi garantiranno una frittata senza parti dure.
Come cucinare la frittata di carciofi in padella
La frittata di carciofi può essere cucinata anche in padella. Una volta cotti i carciofi, potete sciogliere nella stessa padella il burro e poi aggiungere il mix di uova, formaggio e latte. Cuocete per circa 15 minuti con il coperchio, non servirà nemmeno girare la frittata, per ottenerla gonfia e morbida.