Fornelli spenti: insalata prosciutto serrano, melone e fichi

Fornelli spenti: quando caldo e afa fanno sul serio passa la voglia di cucinare accendendo fuochi e forno. Voi allora seguire questa ricetta

Fornelli spenti: insalata prosciutto serrano, melone e fichi

Quando il caldo fa sul serio la parola d’ordine è fornelli spenti. Perfino chi non riesce a stare senza spignattare ogni volta che può, quando l’afa prende il sopravvento dà forfait.

Ma visto che, comunque, ci tocca mettere in tavola il pranzo e la cena, ingegnarsi un po’ è doveroso.

Niente planetarie, né robot o strumenti complicati: al solleone si ovvia con diete leggere, pochi ingredienti, attrezzatura ridotta all’osso, pietanze pronte in dieci minuti o poco più. Adatte al consumo in casa come in spiaggia, o mollemente adagiati su una terrazza vista monti.

Ecco un’idea gustosa per cavarsela. Aspettando il temporale.

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Impariamo a usare la frutta fresca, che l’estate offre in abbondanza, in questo momento sono di stagione i meloni, succosi e zuccherini, come quelli mantovani. E pure i fichi, specie i fichi fioroni (cioè da gemme dell’anno precedente).

Perché allora non aggiungere piccoli tocchi gourmet a prosciutto e melone, amore eterno degli italiani pratici e super classico di stagione?

Basta preparare una semplice insalata fatta utilizzando del prosciutto serrano, reperibile ovunque online, da Amazon in giù, e probabilmente il prodotto tipico più famoso di Spagna?

Pausa.

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A questo punto del post, azzardando con l’insiemistica, potreste esservi divisi in tre gruppi:

1. Quelli che il prosciutto italiano è superiore, e costa pure di meno;
2. Quelli che il Serrano lo mangiano a colazione, con una grattatina di formaggio Stilton impreziosito da gocce d’oro commestibile (esiste);
3. Quelli che il Serrano non l’hanno mai assaggiato, e vorrebbero saperne di più.

Il prosciutto Serrano spagnolo è il risultato delle salatura e asciugatura delle zampe posteriori del maiale. Si definisce “Serrano” perché le due fasi della produzione avvengono in montagna –che in spagnolo si dice “Sierra”– favorite da inverni freddi e secchi oltre a estati dolci e brevi.

Va precisato che dire serrano non equivale in alcun modo a dire “Pata Negra”, il più pregiato dei prosciutti iberici nonché il più costoso del mondo. I maiali utilizzati per il prosciutto Serrano sono di razza bianca, nulla a che vedere con quelli usati per il Pata Negra.

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Tra i diversi tipi di prosciutto Serrano ci sono ovviamente differenze: se la qualità media costa tra i 6 e i 10 euro, il prezzo cresce quando parliamo di prosciutto Serrano iberico o di prosciutto Serrano de Bellota, che può arrivare fino a 50 euro al chilo.

Anche le stagionature sono diverse, e di conseguenza le denominazioni:

– Prosciutto crudo Serrano Bodega: stagionatura da 9 a 12 mesi.
– Prosciutto crudo Serrano Reserva: stagionatura da 12 a 15 mesi.
– Prosciutto crudo Serrano Gran Reserva: più di 15 mesi di stagionatura.

Perché abbinare a melone e fichi proprio il prosciutto Serrano?

Indubbiamente per il sapore delicato, la consistenza morbida e fibrosa che riempie gli occhi, come il colore che varia dal rosa ai toni del viola, l’aroma gradevole e leggermente salato. E per il grasso, bellissimo: lucido, dal colore bianco-giallastro e dal sapore super aromatico.

Archiviato il predicozzo, per la ricetta fate così:

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Affettate il prosciutto serrano sottile sottile, abbinatelo alla dolcezza delicata dei fichi e dei meloni tagliati a spicchi, irrorare tutto con un filo del vostro migliore olio extravergine di oliva, un po’ di sale, magari fior di sale –più leggero e meno intenso– e alcune foglie di basilico fresco.

In meno di dieci minuti vi siete tolti il dente, a fornelli rigorosamente spenti. In fondo, basta poco per gustare l’estate.

P.S. I nazionalisti a oltranza possono sostituire il prosciutto Serrano con una buon Parma. Non sarà la stessa cosa, ma alcune caratteristiche della produzione sono simili.