Il crudo di pesce è un antipasto tipico delle tavole italiane, in altre nazioni in Europa e negli Stati Uniti non c’è una grande tradizione di pesce crudo, se si escludono le ostriche, e poi, ovviamente, l’altro grande Paese per mangiare il pesce crudo è il Giappone.
Il crudo di pesce all’italiana si può fare con molti pesci diversi, importante è che sia pesce freschissimo e abbattuto e che i molluschi siano stati depurati. Il crudo di pesce è molto diffuso nel sud Italia, soprattutto in Puglia, in cui si mangiano crudi molti molluschi: cozze, vongole, ricci… e lì nelle pescherie si trova il pesce già depurato. Al Nord è un po’ più difficile trovarlo, anche perché il piatto di crudo di pesce normalmente si compone di filetti e tartare di pesci a lisca.
In generale, per comporre un buon piatto di pesce crudo si possono mescolare diverse qualità: qualche carpaccio di pesce a lisca, dei molluschi a valva, dei molluschi cefalopodi (ad esempio le seppie), e dei crostacei (tra i migliori ci sono gli scampi e i gamberi rossi).
Da ricordare che il crudo di pesce va servito fresco e non marinato, dunque va condito pochi secondi prima di essere portato a tavola.
- Salmone 1 Filetto
- Pesce Spada 1 Filetto
- Tonno 1 Filetto
- Scampo 4
- Gambero rosso 4
- Vongole 4
- Limone il succo 1
- Olio extravergine di oliva 4 Cucchiai
- Pepe nero macinato
Preparazione
Per preparare la ricetta del crudo di pesce, lavate le vongole e apritele con un coltello facendo forza tra le valve in modo da aprirle.
Tagliate i filetti di tonno, spada e salmone e fette sottili, inclinando a 45 gradi un coltello molto affilato.
Sgusciate gli scampi e i gamberi ma lasciate loro la testa e le zampe anteriori, ed eliminate l’intestino.
Disponete il pesce su un piatto.
Tagliate il limone a spicchi e disponetelo nel piatto assieme al pesce.
Irrorate con l’olio e il pepe e servite subito.