La crostata amalfitana, o crostata crema e amarene, è una crostata tipica delle provincie di Napoli e Salerno, si prepara con una base di frolla aromatizzata con la scorza di limone e si farcisce con una crema pasticcera e delle amarene sciroppate. Sulle sue origini non vi è nulla di chiaro, c’è chi dice che sia un dolce inventato dalle suore di clausura del monastero di san Gregorio armeno a Napoli, le ciliegie sarebbero il simbolo delle suore, in abito scuro, e la griglia di frolla la grata del parlatorio, unico tramite per la comunicazione con il mondo. Ovviamente l’aggettivo amalfitana si deve alla presenza, nella ricetta, della scorza di limone, per cui la città di Amalfi è celebre
In realtà questa torta è molto simile a un’altra torta, questa volta di tradizione romano giudaica, la crostata di ricotta e visciole, che si prepara ancora oggi tra i fornai del ghetto di Roma e che prevede una farcitura con crema di ricotta e con le visciole, ovvero una varietà simile alle amarene, che vengono conservate sotto sciroppo. In tutto l’Appenino italiano le amarene o le visciole erano piante selvatiche molto comuni, e la raccolta, nel mese di luglio era abbondante. Si tratta di frutti più piccoli delle ciliegie, più aciduli come dice il nome, e, nel caso delle amarene, anche di colore più chiaro, nel caso delle visciole invece il colore simile a quello delle ciliegie.
La conservazione sotto sciroppo o sotto spirito permetteva di avere un ingrediente dolce in cucina per almeno gli otto mesi che seguivano l’estate; il procedimento è semplice: basta inserire le amarene in un barattolo di vetro assieme allo zucchero e lasciare che macerino al sole. Oggi, con la coltivazione industriale delle ciliegie, il consumo delle amarene si è molto ridotto, e si trovano in commercio solo quelle preparate da grandi gruppi industriali.
Oltre alla torta di ricotta e visciole, un altro dolce molto simile a questo è la torta della nonna, che vi consigliamo di provare.
- Farina 350
- Burro 150
- Sale 1 Pizzico
- Uova 2
- Limone la scorza grattugiata 1
- Tuorli d'uovo 4
- Fecola di patate 40 g
- Latte intero 350 ml
- Amarene sciroppate sgocciolate 100 g
- Zucchero a velo
Come fare la crostata amalfitana
Mescolate la farina con le uova, il burro, lo zucchero e la scorza di limone. Impastate nella planetaria o nel mixer, oppure, se lavorate a mano, siate veloci per non scaldare troppo il burro. Mettete il panetto di frolla così ottenuto in una pellicola alimentare e fate riposare 30 minuti.
Nel frattempo, preparate la crema pasticcera mescolando in una terrina i tuorli con lo zucchero e la fecola, montandoli leggermente con una frusta. Portate il latte a bollore, poi versatelo a filo sul composto di uova e mescolate, sempre con la frusta. Infine travasate il composto nel pentolino e cuocete, sulla fiamma bassa, per 5 minuti sempre mescolando. Lasciate raffreddare con una pellicola alimentare a contatto.
Formate la crostata amalfitana stendendo la pasta e foderando una teglia da crostata, con i bordi abbastanza alti. Versate la crema pasticcera fredda e aggiungete le amarene sciroppate. Ritagliate la frolla in eccesso e formate una decorazione a griglia. Infornate in forno a 180 gradi ventilato per 30 minuti. Fate raffreddare e ricoprite di zucchero a velo.
Conservazione
La crostata amalfitana si conserva in frigorifero per tre giorni, può anche facilmente essere conservata in congelatore, magari già a fette in modo che sia più semplice da scongelare; per scongelarla va lasciata fuori dal freezer per circa 4 ore, fino a quando non ritorna morbida, a quel puto si può leggermente scaldare passandola 5 minuti sotto al grill del forno alla massima potenza.
Consigli
La crostata amalfitana deve sapere profumo di limone, un consiglio può essere quello di aggiungere la scorza di limone grattugiata anche alla crema pasticcera, oppure, aggiungere qualche goccia di olio essenziale di limone per uso alimentare alla crema pasticcera una volta fredda.