Le crescentine sono una pasta lievitata fritta tipica di Bologna, si servono calde con affettati e pinzimonio e rappresentano un piatto unico, di grande convivialità. Sono diffusi in tutta l’Emilia Romagna ma ogni provincia ha il suo nome e la sua forma: a Modena e Reggio si chiama gnocco fritto, a Ferrara pinzini, a Parma torta fritta.
Come ogni piatto tradizionale, anche questo ha molte varianti, quasi una per famiglia: c’è chi impasta con il latte e chi trova che l’acqua frizzante sia il segreto per una lievitazione perfetta. C’è chi usa il lievito di birra e chi invece solo un pizzico di bicarbonato. All’interno dell’impasto, l’aggiunta di strutto serve ad aumentare la friabilità, ma se non lo trovate potete sostituirlo con altrettanto burro.
L’usanza era di cuocere le crescentine nello strutto bollente, ma ovviamente questa usanza si è persa col tempo e oggi si preferisce l’olio di semi; sceglietene però uno alto oleico, specifico per fritture in modo che non fumi durante la cottura.
- Farina 00 500 g
- Acqua frizzante 150 ml
- Strutto 40 g
- Lievito di birra secco 7 g
- Zucchero bianco semolato bianco 1/2 Cucchiaino
- Sale fino 2 Cucchiaino
- Olio di semi per friggere 1 lt
Preparazione
Per preparare la ricetta delle crescentine sciogliete il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida con lo zucchero.
Aggiungete il lievito alla farina in planetaria e aggiungete lo strutto e il sale.
Impastate versando l’acqua frizzante a filo, fino a che non si forma una palla liscia e compatta.
Mettete in una ciotola spalmata di olio e coprite con un panno. Fate lievitare fino al raddoppio in un luogo tiepido.
Prendete l’impasto e stendetelo in modo che sia spesso non più di mezzo centimetro.
Tagliate l’impasto a rettangoli.
Friggete in abbondante olio di semi.