La crema fritta può essere un dolce o un antipasto, dipende molto da in quale Regione siamo quando la prepariamo: in Veneto è un dolce, che si prepara per carnevale soprattutto, a Bologna e nelle Marche invece può essere sia un dolce che un antipasto, in particolare a Bologna viene servita nel gran fritto bolognese, preparato, tra le altre cose, con mortadella e formaggio Parmigiano, entrambi fritti, che normalmente accompagna un tagliere di salumi. La preparazione, sia che sia servito con il salato o con i dolci, è sempre la medesima: si tratta di una crema pasticcera, che viene realizzata piuttosto densa, in modo che una volta fredda possa essere tagliata a cubetti e poi impanata e fritta.
La parte più complessa di questa ricetta è proprio quella di azzeccare la consistenza perfetta, che deve essere solo poco più densa della crema pasticcera comune. Con il raffreddamento la crema si rassoderà, ma per fare in modo che poi la panatura si attacchi bene; bisogna evitare che la crema si inumidisca troppo mentre raffredda: uno dei modi per evitare di inumidirla è non metterla in frigorifero, ma lasciarla raffreddare a temperatura ambiente senza nessuna copertura in modo che “asciughi” bene. Per proteggere la crema dalla frittura, che potrebbe disfarla, ci sono due stratagemmi. Il primo è quello di realizzare una panatura efficace con almeno due passaggi nel pangrattato, in modo da creare uno strato importante intorno al cubetto di crema, che diventi croccante durante la frittura e che lasci l’interno morbido.
Il secondo stratagemma è quello di non friggere per immersione, anche se alcune ricette lo consigliano, noi troviamo che sia più facile friggere i cubetti di crema in una padella antiaderente in cui l’olio ricopre il fondo, in questo modo non si rischia che il cubetto di crema si disfi, entrando a contatto con l’olio bollente per immersione; sicuramente però, rispetto all’immersione, bisogna girare i cubetti con molta attenzione e delicatezza.
Per il servizio, potete decidere di aggiungere lo zucchero a velo od ometterlo, cosa che vi consigliamo se servite la crema fritta come antipasto, assieme a un tagliere di salumi e formaggi. Provatela, in questo caso, servita assieme a una mousse di mortadella. Se invece volete servirà come dessert, affiancatela ad altri dolcetti, come le frittelle di mele al forno.
- Latte intero 450 ml
- Zucchero semolato bianco 125 g
- Farina bianca 60 g
- Uova 3
- Limone la scorza 1
- Uovo 1
- Pangrattato 4 Cucchiai
- Olio di semi per friggere 300 ml
- Zucchero a velo
Come fare la crema fritta
Mettete il latte in un pentolino assieme alla scorza grattugiata del limone, e fatelo bollire sul fuoco. Nel frattempo, in una ciotola di vetro o di porcellana, mescolate le uova con lo zucchero e la farina, in modo da ottenere un composto morbido e senza grumi.
Versate il latte caldo a filo sul composto di uova, prima poche gocce, poi man mano sempre di più in modo da ottenere una crema senza grumi. Rimettete sul fuoco, portate a bollore moderato mescolando sempre, dal centro verso l’esterno e viceversa, con cenrchi concentrici. Dopo 5 minuti spegnete.
Versate la crema in uno stampo quadrato, ben imburrato, in modo da ottenere uno spessore di circa 2 o 3 centimetri e fare raffreddare completamente fuori dal frigo. Una volta freddo (ci vorranno almeno 3 ore) tagliate la crema a cubetti di circa 3 cm di lato, usate un coltello affilato e appuntito, e, se si sporca troppo di crema, pulitelo e inumiditelo.
Mettete in un piatto fondo il pangrattato e in un altro piatto sbattete l’uovo. Passate ciascun cubetto, con delicatezza, prima nel pangrattato, poi nell’uovo, poi ancora nel pangrattato. Infine friggeteli in una padella antiaderente in cui avrete fatto scaldare l’olio. Scolate e servite con zucchero a velo spolverizzato.
Conservazione
Come tutti i fritti, nemmeno la crema fritta si conserva bene, tuttavia la sua consistenza già particolarmente morbida fa sì che questo piatto sia particolarmente buono anche il giorno dopo, se dovesse aver perso la sua croccantezza basta un passaggio nel forno caldo per 5 minuti. Vi sconsigliamo di congelare sia la crema fritta, sia i cubetti di crema pasticcera prima della panatura, in entrambi i casi l’operazione di congelamento annacquerebbe troppo il composto, disfacendolo.
Consigli e varianti
Se volete profumare questa crema con una spezia, è ottima la noce moscata, oppure un chiodo di garofano, aggiunti al altte durante la prima bollitura, e poi eliminati. Se servite questa crema come antipasto è un consiglio da provare, per attenuare un po’ il gusto decisamente dolce di questa preparazione.
Crema fritta con il Bimby
Se invece avete fretta, potete preparare la crema fritta con il Bimby, ovviamente condenserete tutti i passaggi nella preparazione con il Bimby, salvo poi far addensare la crema e in un piatto e friggerla, come da ricetta qui sopra.
- Mettete nel boccale la scorza di un limone, tagliata con il pelapatate in modo da prelevare solo “il giallo”, con 30 g di zucchero 15 Sec. Vel. 7.
- Aggiungete il resto dello zucchero e gli altri ingredienti e cuocete a 90 gradi per 15 minuti a Velocitò 4.
- Proseguite la ricetta come sopra, facendo prima raffreddare la crema e poi tagliandola e friggendola.