Il coq au vin è un secondo piatto tipico della tradizione culinaria francese che nasce originariamente nella regione della Borgogna, al centro della Francia, famosa per i suoi vini rossi corposi e per una tradizione gastronomica.
Il termine coq si riferisce al gallo, una carne tradizionalmente più fibrosa e saporita rispetto al pollo. Storicamente, il gallo veniva utilizzato perché era una carne meno pregiata, e la lunga cottura nel vino serviva a intenerirla e insaporirla. Oggi, tuttavia, il pollo è una scelta più comune per il coq au vin, soprattutto per la sua disponibilità e per la cottura più rapida. Il pollo, con la sua carne tenera e delicata, si presta bene alla marinatura e al metodo di cottura, pur offrendo un gusto meno intenso rispetto al gallo.
Per il coq au vin si utilizzano spesso cipolline perlina (grelot in francese), che mantengono la loro consistenza durante la cottura lenta e assorbono il sapore del vino e degli altri ingredienti. In Italia, un’ottima sostituzione sono le cipolline borettane, ideali per le cotture lunghe grazie alla loro dolcezza naturale e alla capacità di trattenere i succhi. Queste cipolle contribuiscono a creare un equilibrio tra il gusto robusto della carne e quello aromatico del vino.
Il vino rosso è un elemento essenziale per la marinata del coq au vin. Tradizionalmente, si utilizza un Borgogna o un Beaujolais, vini corposi ma non eccessivamente tannici. Per una variante italiana, si può optare per un Barbera o un Chianti, che offrono un profilo aromatico simile e una buona acidità per bilanciare i sapori del piatto.
La marinata è una tecnica che consiste nell’immersione della carne in una miscela liquida aromatica a base di vino, erbe e spezie; questo processo ha una doppia funzione: ammorbidire la carne grazie agli acidi presenti nel vino, che denaturano le proteine, e arricchirla di sapore grazie all’assorbimento degli aromi. Per il coq au vin, la marinata è fondamentale per infondere profondità e complessità alla carne, rendendo ogni boccone un’esplosione di sapori equilibrati.
Se vi piace il gusto della carne cotta nel vino, provate anche lo stracotto al vino rosso. Se cercate altre ricette francesi a base di pollo provate la blanquette di pollo, o il pollo alla marengo.
- Vino rosso secco 1 Bottiglia
- Cipolla 1
- Chiodi di garofano 6
- Alloro 2 Foglia
- Aglio 1 Spicchio
- Carote 2
- Pollo a pezzi 1
- Carote 2
- Cipolline 500 g
- Alloro 1 Foglia
- Timo 5 Rametto
- Burro 30 g
- Pancetta 100 g
- Funghi champignon 200 g
- Brodo di pollo 200 ml
Come preparare il coq au vin
Tagliate il pollo a pezzi e lavatelo, poi mettetelo in una ciotola con la cipolla sbucciata e infilzata con i chiodi di garofano, le carote affettate, l’aglio, le foglie d’alloro e il vino. Mettete nella parte alta del frigorifero e fate riposare per 12 ore.
In una teglia dai bordi alti, fate rosolare la pancetta a cubetti senza grassi, poi toglietela e aggiungete il burro e fatelo sciogliere. Sgocciolate il pollo dalla marinata e rosolatelo da tutti i lati fino a che non è ben colorato.
Aggiungete alla padella le cipolline sbucciate, i funghi puliti e tagliati a metà, le carote sbucciate e affettate piuttosto grossolanamente. Aggiungete il brodo e un bicchiere di marinata e fate sobbollire, con il coperchio, per almeno due ore.
Conservazione
Questa ricetta si conserva molto bene in frigorifero, anzi può essere preparata con un giorno di anticipo per consentire alla carne di insaporirsi meglio. Inoltre può essere congelata senza temere assolutamente per la consistenza della carne.
Consigli e varianti del coq au vin
Se si vuole ottenere un gusto più deciso di vino, si può evitare l’aggiunta di brodo e cuocere il coq au vin direttamente nella marinata. Infine c’è chi aggiunge le castagne durante la cottura, allo stesso momento dei funghi. Servite il coq au vin con patate bollite o riso bianco bollito.