Piccole perle di sapore inconfondibile: ecco cosa sono i pistacchi. Adatti a preparazioni dolci o salate –dal pesto per condire la pasta alla bavarese– danno un tocco croccante al muesli o un gusto particolare al plumcake.
E proprio il plumcake, torta da forno inconfondibile per la consistenza morbida e burrosa, ed anche relativamente semplice da preparare, è il protagonista del terzo episodio della nuova serie Tutti i dolci che vale la pena preparare, che ogni fine settimana porta in tavola un dolce carico di promesse, capace di catturare lo sguardo, l’olfatto e di sedurre definitivamente i sensi (e domani si replica, con una torta speciale per San Valentino).
Dissapore, devo setacciare la farina?
Il primo suggerimento non vale solo per il plumcake, ma per tutti i dolci, e riguarda la farina. Avete presente in quali condizioni arriva la poveretta negli scaffali dei supermercati? Compressa nel proprio pacchetto, passa giorni o mesi in quella condizione.
Non dimenticate mai quindi di setacciarla, anche due volte, prima dell’utilizzo, a tutto vantaggio della morbidezza e della sofficità della vostra torta.
Dissapore, come mi comporto con le uova?
Il plum cake ha come base una massa montata di zucchero e burro, che dev’essere a temperatura ambiente, e che poi prevede l’inserimento delle uova, tuorlo e albume. Se le uova non sono a temperatura ambiente, l’acqua dell’albume farà separare il grasso del burro, restituendovi un impasto granuloso e separato.
Obbligatorio quindi togliere le uova dal frigo, insieme al burro, un paio di ore prima della preparazione (per il burro basterà anche solo qualche secondo nel microonde), battetele leggermente e inseritele lentamente nella montata di burro e zucchero. Oppure, non sbattetele ma inseritele una per volta, non inserendo l’uovo successivo finché il precedente non è stato amalgamato. Poi procedete con la farina e gli altri ingredienti.
Dissapore, e se il burro si rapprende °ç*!%&° ?
Ok, avete seguito tutti i passaggi, ma al primo uovo inserito il burro si è separato lo stesso. Niente panico: alternate alle uova qualche cucchiaio di farina, e il problema si risolverà. Non è come ottenere l’impasto perfetto sin dall’inizio, ma almeno non butterete via tutto.
Infine, inserite pasta di pistacchi, farina, estratto di vaniglia, lievito, un pizzico di sale, scorza di limone et voilà, il vostro cake è fatto.
Come dite, volete pure una glassa sopra? Prendete il succo di un limone o di un’arancia, fatelo scaldare sul fuoco in un pentolino con po’ di zucchero, 3 o 4 cucchiai, finché non diventa leggermente denso, aggiungete un po’ di pistacchi non salati e rovesciate il tutto, caldo, sul plumcake, dopo aver effettuato qualche piccolo foro sulla superficie del dolce per far penetrare il succo.
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E se non avete la pasta di pistacchi perché il vostro super ne è sprovvisto, prendete i pistacchi, metteteli dentro la ciotola piccola del mixer e frullate per qualche minuto. Prima si formerà una polvere, poi si otterrà una pasta. Più facile a farsi che a dirsi.
E ora, la ricetta.
PLUMCAKE AL PISTACCHIO
Ingredienti:
— 200 grammi di farina debole (170 W circa)
— 100 gr di pasta di pistacchi, acquistata o fatta in casa
— 200 grammi di burro a temperatura ambiente
— 200 grammi di zucchero semolato
— 4 uova (per un totale di circa 200 grammi)
— un pizzico di sale
— 5 grammi di lievito per dolci
— scorza grattugiata di limone
— un cucchiaino di estratto di vaniglia
— succo e scorza di un limone
Preparazione:
N.B. Tirare fuori le uova dal frigo almeno un paio d’ore prima di procedere alla preparazione del dolce. Questo impedirà che l’acqua fredda, contenuta nell’albume, faccia separare il burro durante la lavorazione.
Setacciare la farina.
Mettere in una planetaria con la frusta –oppure mescolate a mano– il burro a temperatura ambiente, facendo girare qualche istante fino a ottenere una specie di pomata. Aggiungete poi lo zucchero, e fate girare ancora finché non si sarà formata una crema soffice e spumosa.
A questo punto, aggiungere lentamente le uova a temperatura ambiente, in precedenza leggermente battute, alternandole a qualche cucchiaio di farina. Unire anche la pasta di pistacchi, il sale, l’estratto di vaniglia (o i semi di mezza bacca di vaniglia), la scorza di limone grattugiata e terminare con la farina e il lievito.
Scaldare il forno a 200 gradi.
Foderare con carta forno uno stampo da plumcake. Ungere anche con un po’ di burro la carta forno poi rovesciare il composto nello stampo.
Inserire il plumcake nel forno, lasciatelo 10 minuti e poi abbassare il forno a 180 gradi (170 se ventilato): questo contribuirà a creare la classica spaccatura centrale. Cuocere per 50/60 minuti, coprendo la superficie con un foglio di allumino se il dolce scurisce troppo. Verificare la cottura con uno stecchino: se inserito al centro del dolce, dovrà uscire pulito.
Una volta cotto, fate intiepidire il dolce per circa 15 minuti poi toglierlo dallo stampo. Praticare con uno stecchino lungo qualche foro sulla superficie del dolce.
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Nel frattempo, avrete fatto scaldare il succo di limone con 50 gr. di zucchero e un paio di cucchiai di acqua, fino a che il tutto avrà assunto una consistenza leggermente densa. Unite 50 gr. di di pistacchi poi rovesciate lo sciroppo ancora caldo sulla superficie del dolce, in modo che penetri anche all’interno.
Lasciare raffreddare e servire a fette spesse, magari accompagnate da qualche ciuffo di panna semi-montata non zuccherata (o zuccherata leggermente).
N.B. la pasta di pistacchi può essere ottenuta senza troppi problemi, come per qualsiasi altro tipo di frutta secca, frullando nel mixer i pistacchi fino a quando si trasformeranno prima in polvere e poi i una crema vera e propria. Oppure si può comprare già pronta in qualsiasi supermercato ben fornito.