Il cavolfiore fritto è un antipasto sfizioso, da servire caldissimo anche all’aperitivo, accompagnandolo con un calice di bollicine.
Se vi piace il sapore leggermente acidulo che dà alla pastella, potete usare del vino bianco secco e frizzante al posto dell’acqua minerale, per fare la pastella. Il vero trucco di questa ricetta è cuocere il cavolfiore al dente, in modo che le cimette siano morbide ma non si sfaldino.
Per ottenere una frittura croccante e fare in modo che la pastella non assorba troppo olio, dovete fare in modo che il cavolfiore sia completamente raffreddato e la pastella sia ben fredda: lo shock termico della frittura renderà la pastella estremamente croccante e asciutta. Se avete un po’ di tempo in più da dedicare a questa ricetta, è una buona idea mettere le cimette in frigorifero, fino al momento della frittura.
- Cavolfiore 1 kg
- Farina 00 100 g
- Uovo 1
- Olio di semi per friggere 500 ml
- Acqua minerale frizzante
- Sale fino 1 Pizzico
- Pepe nero macinato
Preparazione
Per preparare la ricetta del cavolfiore fritto, lavate il cavolfiore, staccate le foglie e togliete la paste più esterna del torsolo.
Lessate il cavolfiore per 15 minuti in abbondante acqua salata.
Scolatelo, asciugatelo e prelevate le cimette.
Sbattete l’uovo con il sale e il pepe.
Aggiungete la farina bianca e stemperate con l’acqua a filo, in modo da ottenere una pastella abbastanza densa,.
Scaldate l’olio fino a che uno stuzzicadenti inserito non fa le bollicine.
Intingete le cimette nella pastella e friggete, non più di 5 per volta.
Scolate, mettete su carta fritti e servite subito.