Il castagnaccio alla toscana è una torta squisita, tipica della tradizione toscana, in realtà questo dolce è diffuso in diverse zone appenniniche, zone in cui le castagne erano alla base dell’alimentazione contadina, e viene preparato con piccole varianti a seconda dei luoghi.
È una ricetta della cucina povera e viene preparato con pochissimi ingredienti, alla base della ricetta c’è sempre la farina di castagne, naturalmente dolce e priva di glutine, a cui viene aggiunta dell’acqua, dell’olio extravergine d’oliva, un po’ di uvetta, dei pinoli e un rametto di rosmarino.
In base alle Regioni e al metodo tradizionale di preparare questo dolce, assume nomi diversi, in Lunigiana viene preparato molto sottile e chiamato patona o castignà, in Toscana, soprattutto a Lucca, viene preparato molto spesso e chiamato neccio, mentre a Livorno prende due nomi, castagnaccio o, se alto 3 centimetri e denso viene chiamato toppone ed è considerato di qualità inferiore, se invece è più morbido quasi come fosse una polenta è chiamato pattona, simile a quello della Lunigiana ma senza un T, a Firenze è conosciuto con il nome di migliaccio, da non confondersi con quello napoletano, viene chiamato anche ghiriglio, se ci allontaniamo di un po’ dal centro della città.
Sembra venisse preparato già intorno al 500 in Toscana e a partire dall’800 i toscani lo esportarono nell0Italia settentrionale, a quell’epoca ne esistevano due versioni, uno preparato in teglia grande, dove l’impasto si espandeva e in cottura formava delle screpolature in superficie e una preparata in delle piccole forme di ferro, i “tondini”, più sottile, che veniva cotto e subito estratto dalle forme. Nello stesso secolo la ricetta venne arricchita con uvetta, pinoli, rosmarino e zucchero che sostituiva il miele dell’impasto originario.
Esiste anche una leggenda sul castagnaccio che sostiene che gli aghi di rosmarino all’interno del dolce servano come sorta di elisir d’amore potentissimo, per cui qualunque giovane avesse mangiato il dolce ricevuto dalle mani di una ragazza se ne sarebbe innamorato perdutamente.
Per molti anni il castagnaccio è stato dimenticato a favore di dolci più ricchi e moderni. Fortunatamente negli ultimi anni si è riscoperta questa semplice ma deliziosa specialità, e in autunno è spesso protagonista di feste e sagre in tutta Italia.
Con questa ricetta potrete preparare un castagnaccio dalla consistenza compatta ma fondente, se lo voleste più croccante, lasciatelo cuocere per altri 10 minuti.
- Farina di castagne 250 g
- Acqua 300 ml
- Olio extravergine di oliva 5 Cucchiai
- Uvetta 60 g
- Pinoli 30 g
- Sale 1 Pizzico
- Rosmarino 1 Rametto
Preparazione
Per preparare la ricetta del castagnaccio alla toscana, mettete a bagno l’uvetta nell’acqua tiepida, per una decina di minuti.
Scaldate appena l’olio con il rametto di rosmarino.
Mettete la farina di castagne e il sale in una ciotola e stemperate con l’acqua fino a ottenere un impasto senza grumi.
Unite quasi tutto l’olio (senza il rosmarino) e poi 3/4 di pinoli e 3/4 di uvetta scolata e strizzata delicatamente. Mescolate con una spatola fino ad incorporare bene gli ingredienti.
Versate in una teglia tonda da 22 cm, foderata con della carta forno oppure imburrata e infarinata. Distribuite i restanti pinoli e uvetta e il rametto di rosmarino sulla superficie.
Irrorate con il poco olio rimasto e cuocete in forno preriscaldato a 170° per 30 minuti circa.
La torta è pronta quando sulla superficie ci sono delle piccole crepe ma al tatto è ancora un pochino morbida. Lasciate raffreddare e servite a fette.