La caponata di pesce spada è una ricetta siciliana molto frequente sulle tavole dell’Isola e un po’ meno conosciuta nel “Continente”. Nel merito è sostanzialmente una caponata di melanzane a cui si aggiungono cubetti di pesce spada saltati velocemente nell’olio, e probabilmente, questa versione di caponata con il pesce è addirittura più antica di quella a base di melanzane.
Una delle origini del nome caponata potrebbe essere infatti quello di capone, un pesce azzurro comune nel Mediterraneo, chiamato anche lampuga, che veniva aggiunto a un sugo di verdure e servito sulle tavole dei più abbienti; la caponata di sole melanzane sarebbe dunque una revisione del piatto da parte del ceto povero, che non poteva permettersi il pesce. Tuttavia questa del capone è solo una delle probabili origini della parola, alcuni sostengono invece che il termine caponata derivi da capunae, la parola latina per indicare le taverne, e significherebbe qualcosa di simile a quello che intendiamo noi con “piatto del giorno”, cioè un insieme di prodotti freschi che venivano cotti insieme. Infine, l’Atlante Linguistico della Sicilia propone un origine legata alla radice “cap-“, che in siciliano indicherebbe le cose sminuzzate.
Di caponate a base di pesce non esiste solo quella con il pesce spada, nella zona del trapanese, ad esempio, si prepara con il tonno. Il pesce spada (insieme al tonno)è il pesce per antonomasia della Sicilia, soprattutto di quella orientale, dove si pesca fin dall’antichità, si pensa addirittura che la pesca con la fiocina al pesce spada nello stretto di Messina risalga al tempo dei Fenici. Si tratta di un pesce di grossa taglia, alcuni esemplari arrivano addirittura ai 2,5 metri di lunghezza, e in Italia è vietata la pesca di esemplari sotto il metro e quaranta di lunghezza. Si tratta di un pesce ottimo per le sue carni sode e per l’assenza totale di lische dalla polpa, tuttavia occorre prestare attenzione a non farne un consumo eccessivo; come tutti i grandi esemplari marini, infatti, risulta particolarmente inquinato da mercurio.
Se amate il pesce spada, un’altra ricetta tipica siciliana è quella degli involtini di pesce spada, oppure optate per un semplicissimo pesce spada in padella.
- Pesce Spada 2 trancio
- Melanzana viola lunga 2
- Cipolla rossa di tropea 1
- Aglio 1 Spicchio
- Sedano 1 Costa
- Pomodoro ciliegino pelato 1 Scatola
- Olive nere denocciolate 50 g
- Olio extravergine di oliva 30 ml
- Sale fino
- Zucchero semolato bianco 1 Cucchiaino
- Aceto di mele 1/2 Bicchiere
- Peperoncino secco a scaglie
- Pepe nero macinato fresco
Come fare la caponata di pesce spada
Lavate le melanzane, asciugatele e spuntatele, poi tagliatele a tocchetti piccoli. Mettete in una padella circa 20 ml di olio e uno spicchio di aglio sbucciato e schiacciato e soffriggete le melanzane con un bel pizzico di sale fino a che non sono morbide e dorate. Eliminate l’aglio e scolate le melanzane dall’olio facendole riposare su un foglio di carta per fritti.
Lavate i tranci di spada e tamponateli con la carta da cucina. Togliete la pelle e la lisca centrale e fateli a cubetti piuttosto grossolani (2 cm di lato). Mettete in una padella antiaderente 3 cucchiai di olio di oliva e fate saltare i cubetti di spada per 2 o 3 minuti, in modo che siano coloriti fuori ma non troppo cotti dentro. Salate e pepate e tenere da parte.
Sbucciate la cipolla e tritatela finemente. Togliete gli eventuali filamenti alla costa di sedano e tagliatela a tocchetti. Mettete in una padella antiaderente pulita 5 cucchiai di olio e fate soffriggere queste due verdure con un pizzico di sale e lo zucchero.
Quando le verdure sono morbide sfumate con l’aceto e alzate la fiamma per far evaporare l’alcol. Infine aggiungete i pomodori pelati, e mescolate bene. Poi aggiungete le melanzane e lo spada, il peperoncino e fate riposare almeno un’ora prima di portare in tavola.
Conservazione
La caponata migliora con il riposo, anzi vi consigliamo di prepararla il giorno prima e conservarla in frigorifero, ben coperta. Se ne dovesse avanzare si può conservare per altri due giorni, in frigorifero, in un contenitore coperto.
Consigli e varianti
La caponata può essere arricchita con uvette, capperi dissalati (e sciacquati), pinoli leggermente tostati e un bouquet di erbe aromatiche, tra cui timo, alloro e mentuccia sono le più comuni. Le olive nere possono anche essere sostituite con quelle verdi.