Capesante o cappesante che vogliate chiamarle, e perfino coquilles Saint-Jacques (grazie, Dissapore, che ci rendi eruditi in cultura generale), la versione gratinata è senza dubbio la più popolare nei nostri menu domestici. Le capesante gratinate corteggiano il palato con dosi generose di glutammato e rimandi inattesi alla frutta secca, per di più sono ipocaloriche. Saporite e con meno di 100 calorie per 100 grammi: cosa si può chiedere di più?
Che siano facili da preparare. Ed è proprio così, oggi dev’essere il vostro giorno fortunato.
Cosa si usa delle capesante
Si utilizzano solo la parte rosso-arancione (corallo) e la nervatura bianca (noce) che unisce le due metà della conchiglia. Il corallo, che per alcuni buongustai è una vera delicatezza, acquista il suo sapore solo se leggermente bollito o come ingrediente di salse.
Sono difficili da pulire? Esistono in pratica versione già pulita. Ma dimenticavo, da queste parti siete tutti maniaci del fai da te. Nessun problema, ci pensa Dissapore a dirvi come fare.
Avete comprato delle capesante fresche e ancora da pulire: bene, per estrarre il mollusco fate così.
Come si puliscono
Mettete brevemente la conchiglia su una piastra calda, con la parte convessa rivolta verso il basso; dopo un po’ la valva superiore si solleva, e vi si può infilare un coltello per schiudere il guscio.
Staccate anzitutto la noce dalla parte convessa del guscio, dopodiché sollevate delicatamente il corallo; in questo modo noce e corallo possono essere ripuliti molto facilmente da frange, filamenti e parti molli.
Come si cucinano
Cucinatele a piacere, scottate in padella per pochi minuti, con un trito di aglio, prezzemolo, poco vino bianco, sistematele nella loro conchiglia e servitele così, ottima idea per aperitivi e antipasti.
Ci potete anche insaporire sughi e risotti, ottima la ricetta con capesante pistacchi e lime di Annalisa Barbagli, giornalista ex Gambero Rosso e autrice di molti ricettari bestseller.
[Scrivi come mangi: cannolicchi, capesante & cannellini, è caccia alle doppie]
Arricchiteci delle insalate: nel genere resta una meraviglia l’Insalata di erbe selvatiche, frutta, capesante e cristalli di sale nero dello chef marchigiano Mauro Uliassi.
Invece, per la ricetta delle capesante gratinate perfette apriamo “Diario Italiano” di Sigrid Verbert, la mai dimenticata Cavoletto di Bruxelles, archetipo di tutte le food blogger. La sua è una versione intrigante che unisce a un trito fatto di pane integrale tritato al momento, il sapore delle mandorle e del succo d’arancia.
Ingredienti per 4 persone
— 12 capesante già pulite
— 2 cucchiai di prezzemolo
— 1 spicchio d’aglio
— 3 fette di pane integrale
— 2 cucchiai di farina di mandorle
— 1 arancia non trattata
— 2 cucchiai di mandorle a scaglie
— olio extravergine di oliva
— sale e pepe
Preparazione capesante gratinate alle mandorle
Se le capesante sono ancora da pulire, aprite le due valve facendo presa con un coltellino, togliete il sacchetto trasparente che ricopre il mollusco, levate le parti più scuro dove si concentra la sabbia e togliete il corallo, la parte arancione.
Prelevate poi la parte bianca centrale del mollusco, la noce, e sciacquatela bene sotto l’acqua corrente. Lavate anche le valve del mollusco.
Mettete su una teglia da forno la metà dei gusci delle capesante con la parte convessa rivolta verso la superficie della teglia. Fate quindi un trito con aglio e prezzemolo, e tenete da parte.
Prendete le fette di pane, eliminate la crosta e tritatele finemente con un coltello (o con un mixer), poi mescolate il trito di prezzemolo con la mollica, aggiungete la farina di mandorle e un pizzico di sale.
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Distribuite poi un po’ di questa impanatura sulle capesante, aggiungendo una grattatina di scorza d’arancia, le mandorle a scaglie, un pizzico di pepe macinato e un filo di olio di oliva.
Mettete la teglia con le capesante sotto il grill del forno, alla massima potenza, per circa 2 o 3 minuti, o comunque fino a che l’impanatura risulti croccante e dorata.
Sfornate e servite, sistemando 3 capesante gratinate per piatto.
[Crediti | Immagini: Giuli Antonini]