Il canazzo palermitano è un contorno di casa, preparato senza particolari attenzioni: in una padella si mescolano cipolle, patate e verdure di stagione e si cuoce tutto insieme, in modo che ogni verdura insaporisca le altre. Il nome canazzo è spregiativo proprio come sembra, identifica una pietanza preparata senza particolari sottigliezze; in siciliano “fàri ‘i cosi a canàzzu” significa fare le cose senza particolare accuratezza.
Si tratta di una ricetta così popolare che ogni famiglia ha la sua: chi non usa le zucchine, chi mescola i peperoni rossi e gialli e chi lo prepara in agrodolce, aggiungendo, al termine della cottura, due cucchiai di zucchero bianco e mezzo bicchiere d’aceto di vino, da far sfumare a fiamma viva fino a che non si sente più l’odore di alcool.
Per questa ricetta molti indicano di usare le zucchine genovesi, che sono le zucchine comuni, ma nella versione verde chiaro; il motivo è che queste zucchine sono molto meno acquose rispetto a quelle verde scuro, e dunque tengono la cottura senza sfaldarsi, rendendo il canazzo particolarmente gradevole sia alla vista che all’assaggio. Un’interessante aggiunta a questa ricetta è la zucchina lunga siciliana, la cuccuzza o zucchina serpente, che ha la consistenza di una zucca e il colore di una zucchina chiara; si tratta di una pianta rampicante, di cui si consumano anche le foglie, i cosiddetti tenerumi, protagonisti di molte ricette nell’Isola. L’altra variante gourmet che si può fare è usare le melanzane perline siciliane, piccole melanzane senza semi tipiche della Sicilia, che possono essere aggiunte a questa ricetta per la loro capacità di cuocere sfaldandosi, e diventando cremose e saporitissime, anche perché contengono molta meno acqua rispetto alle melanzane tradizionali.
Ci sono due contorni molto simili al canazzo, uno è la ratatouille francese, l’altro è la caponata siciliana, che vi proponiamo in una ricetta tipica ibrida: la caponata di pesce spada.
- Cipolla rossa 1
- Patate 500 g
- Olio extravergine di oliva 6 Cucchiai
- Melanzana 1
- Zucchine 2
- Peperone rosso 1
- Pomodoro insalataro 1
- Rosmarino 1 Rametto
- Menta 5 Foglia
- Sale fino
- Pepe nero macinato fresco
Come preparare il canazzo alla palermitana
Sbucciate la cipolla e affettatela. Mettetela in padella assieme all’olio e fate appassire, a fiamma media, senza che la cipolla colorisca. Sbucciate le patate e tagliatele a tocchetti, aggiungete le patate alla padella e mescolate per 2 o 3 minuti per farle insaporire.
Lavate le verdure e asciugatele. Spuntate le melanzane e le zucchine, tagliatele a tocchetti. Affettate il pomodoro e tagliatelo a pezzi grossolani, conservando anche i semi e l’acqua di vegetazione. Togliete il picciolo al peperone, i semi interni e i filamenti bianchi, poi tagliatelo a pezzi.
Aggiungete le verdure alla padella, e il rosmarino, salate e pepate, e mettete il coperchio, a fiamma molto bassa, in modo da cuocere le verdure senza aggiungere liquidi. Servite freddo, accompagnato dalle foglioline di menta.
Conservazione
Per conservare il canazzo è sufficiente metterlo in frigorifero, in un contenitore con il coperchio, per cinque giorni. Sconsigliamo invece di congelarlo, perché la consistenza di alcune verdure cambierebbe, e sarebbero molto meno gradevoli.
Consigli e varianti
Il canazzo nasce come contorno veloce, per usare le verdure di stagione senza troppe attenzioni né al taglio delle verdure ne alla cottura. C’è chi preferisce friggere le verdure, prendendo a prestito la tecnica di cottura dalla più celebre caponata, e chi mette invece tutto in forno, per una cottura ancora più semplice.