I burger di edamame e piselli sono dei burger completamente vegetali, di soia, realizzati con pochi ingredienti e con un semplice frullatore. Il burger di edamame è un’ottima alternativa vegetale al classico hamburger: può essere consumato sia come secondo, accompagnato da verdure, sia come piatto unico se servito con il classico panino da hamburger.
La soia edamame non è altro che il fagiolo della soia, raccolto prima della normale maturazione e successivamente cotto al vapore. Si presenta in baccelli verdi, simili a quelli delle fave ma molto più piccoli: i semi all’interno hanno un sapore molto delicato e un retrogusto dolce. Si possono acquistare, con il loro baccello nei negozi etnici, ma più comunemente si trovano già sgranate, nel reparto surgelati.
Date le numerose proprietà benefiche, la soia edamame si può consumare anche così al naturale, come snack leggero per chi cerca uno spezzafame con poche calorie.
- Edamame surgelate 300 g
- Piselli surgelati 200 g
- Pangrattato 100 g
- Peperoncino secco 5
- Semi di Chia 4 Cucchiai
- Cipolla rossa 1/2
- Prezzemolo 10 Foglia
- Olio extravergine di oliva 2 Cucchiai
- Farina di mais 30 g
Preparazione
Per preparare la ricetta dei burger di edamame e piselli, mettete in ammollo i semi di chia in mezzo bicchiere d’acqua per 10 minuti, finché si crea un impasto gelatinoso.
Tagliate la cipolla a pezzettoni e tenete da parte.
Cuocete la soia edamame in acqua bollente per 3-4 minuti e i piselli surgelati in acqua bollente e salata, per circa 5 minuti. Scolateli e lasciate raffreddare.
Inserite nel frullatore le edamame e i piselli, aggiungete il pane grattugiato e i peperoncini secchi.
Unite l’olio, il prezzemolo e la cipolla a pezzettoni e frullate a velocità moderata per 1 minuto.
Aggiungete i semi di chia e continuate a frullare fino a che il composto sarà omogeneo.
Con le mani leggermente bagnate formate i burger di circa 100 g ciascuno e impanateli con la farina di mais da entrambe le parti.
Cuocete su una padella antiaderente con un filo d’olio finché saranno dorati.
