I biscotti krumiri sono dei pasticcini tipici di Casale Monferrato con una storia precisa alle spalle: sono nati infatti nel 1878 anno in cui morì Vittorio Emanuele II, a cui sono dedicati; la forma a ferro di cavallo dei krumiri dovrebbe infatti ricordare i baffi del re sabaudo. Sono un’invenzione del pasticcere Domenico Rossi che ebbe immediatamente molti riconoscimenti dalla sua città per la creazione di questi biscotti., primo fra tutti nel 1884 sono premiati all’Esposizione Universale di Torino.
Inoltre dal 197 i krumiri sono protetti da un brevetto. La leggenda vuole che il pasticcere Rossi li abbia inventati durante una serata di bevute con amici e colleghi nel suo locale, per vincere una scommessa sul biscotto più croccante da inzuppare, tra tutti quelli mai creati. Ancora oggi i krumiri Rossi venduti nelle scatole di latta sono tra quelli più noti e apprezzati dai piemontesi.
In realtà i krumiri non hanno alcuna particolarità, sono composti di burro, zucchero, uova e farina proprio come la gran parte dei biscotti: quello che varia rispetto, ad esempio, a una pasta frolla normale, è il fatto che il burro venga montato con lo zucchero e le uova, il che conferisce all’impasto finale una particolare leggerezza e friabilità. Per quanto riguarda la forma, se non avete una spara biscotti, il modo più semplice per fare i krumiri è quella di creare dei filoncini di impasto, disporli a ferro di cavallo sulla teglia da forno rivestita di carta da forno e poi creare le caratteristiche scanalature usando i rebbi di una forchetta, magari appena bagnata con un po’ d’acqua.
Vanno consumati freddi, sono talmente friabili che se mossi da caldi potrebbero rompersi facilmente. I krumiri sono ottimi se accompagnati da cioccolata calda, un caffè oppure un bicchierino di vino dolce passito.
Il nome krumiri, a volte scritto anche crumiri, deriva dall’epiteto che ai primi del Novecento si dava a coloro che preferivano lavorare invece che partecipare agli scioperi e alle manifestazioni. A sua volta questo epiteto derivava dalla tribù tunisina dei Krumir, che alla fine dell’800 aveva sfidato la Francia e scatenato la guerra di conquista francese della Tunisia.
- Farina 00 350 g
- Burro 150 g
- Zucchero semolato bianco 140 g
- Uovo 1
- Tuorli d'uovo 2
- Vaniglia 1/2 Baccello
Come preparare i biscotti krumiri
Lasciate ammorbidire il burro per un’ora fuori dal frigo, poi mescolatelo con lo zucchero montando il composto con le fruste elettriche, fino a che non diventa bello cremoso.
Aggiungete, sempre mescolando, le uova fino a che non sono completamente amalgamate.
Aggiungete la farina a poco a poco, setacciandola con un colino a maglia fine (o con l’apposito setaccio) e continuate a mescolare con le fruste fino a che il composto non sarà troppo duro. A quel punto aggiungete anche la polvere della bacca di vaniglia e proseguite mescolando con le mani.
Mettete il composto in una terrina, coperta da un piatto o da un foglio di pellicola alimentare, e fate riposare in frigorifero per due ore.
Togliete l’impasto dal frigo e date la classica forma a ferro di cavallo, se avete una sparabiscotti usatela, altrimenti lavorate velocemente con le mani leggermente unte. Appoggiate i biscotti direttamente sulla teglia da forno rivestita di carta da forno.
Cuocete in forno caldo a 200 gradi statico per 5 minuti, poi abbassate la temperatura a 170 e cuocete per altri 12 minuti. Togliete dal forno e fate riposare senza muovere i biscotti fino a che non sono freddi.
Come conservare i biscotti krumiri
I krumiri si conservano in una scatola di latta con il coperchio per oltre un mese, l’importante è preservarli dall’umidità che li renderebbe meno fragranti. Se i vostri krumiri sono ricoperti di cioccolato, del tutto o in parte, assicuratevi di conservarli in un luogo abbastanza fresco in cui il cioccolato non possa sciogliersi.
Consigli
I krumiri sono dei biscotti nel cui impasto c’è un’abbondante presenza di burro, questo rende l’impasto particolarmente morbido e difficile da lavorare, per farlo al meglio dovrete prestare attenzione al riposo, che deve essere sufficientemente lungo, e poi dovete lavorare velocemente l’impasto, in modo che il calore delle vostre mani non lo scaldi troppo rendendolo molle e non più lavorabile. Un ottimo modo di renderli ancora più golosi è di passarli, una volta cotti, nel cioccolato fondente fuso in modo che le estremità ne siano ricoperte.