Voglio mangiare tutti i giorni da “Un posto a Milano”. Nicola Cavallaro mi vuoi adottare?
Il 10 maggio alle 15:38 nicola cavallaro commenta:
Mi ha fatto piacere essere stato recensito da qualcuno che non conosco. Contento di un giudizio positivo , lo sarei stato anche di uno negativo. La critica se costruttiva aiuta noi ex giovani cuochi che con l’avanzare dell’età, come le nespole, maturiamo.
Il 10 maggio 2012 alle 16:39 Massimo Bernardi commenta:
A volte è bello leggere i commenti per scoprire di quante cose possiamo fare a meno. Possiamo fare a meno dei giornalisti in incognito che nei loro blog si filano in pochi. Per dire. Dei ristoratori invidiosi. Degli insultatori professionisti. Non abbiamo intenzione di fare a meno di Cristina Scateni, questo per tranquillizzare i detrattori.
Lusi: 30.000 euro ad Antonello Colonna per le nozze, parola di lupetto.
Il 5 maggio 2012 alle 11:44 Antonio Scuteri commenta:
Ecco un breve elenco di sfigati che, probabilmente proprio a causa dell’esperienza scout, hanno fallito ogni obiettivo nella vita: Neil Armstrong, Hillary Clinton, Harrison Ford, Bill Gates, John F. Kennedy, Jim Morrison, Steven Spielberg, Dario Argento, don Peppe Diana, Stefano Belisari, in arte Elio, Daniele Luttazzi, Gino Paoli, Renzo Piano, Beppe Severgnini, Carlo Verdone, David Bowie, Paul McCartney, Peter Sellers …
Poche ma incrollabili certezze: “il biologico è di destra, meglio gli Ogm”.
Il 7 maggio 2012 alle 21:29 Mauro commenta:
Dobbiamo aumentare la capacità produttiva o cambiare la cultura legata al cibo? Per me la seconda. Recuperando un rapporto diretto con la terra; riducendo il consumo di carne. Questo è di destra o di sinistra? Non lo so, ma è la via.
Il 7 maggio 2012 alle 13:17 lacicala commenta:
Esistono nel mondo comunità che basano la propria sopravvivenza sull’allevamento o la pesca e, se tutti diventassimo vegetariani o vegani all’improvviso le condanneremmo all’estinzione. Credo sia giusto diminuire il consumo di carne, ma anche quello di vegetali fuori stagione non è che sia proprio l’ideale per l’ambiente.
Il 8 maggio 2012 alle 01:21 Manuel Bloodbuster commenta:
Non sono un fricchettone idealista, so benissimo che tutto ciò è probabile quanto una Nutella che non fa venire i brufoli, è giusto per non sentire banalizzazioni come: “in un mondo vegano il leone non ucciderà mai i suoi figli, ma mangerà fieno, ecco dove vivono i vegani.
Il 7 maggio 2012 alle 12:58 gio commenta:
Premesso che non sono assolutamente vegetariana, mi fa venire il nervoso il fatto che i pesci vengano trattati come animali di serie B. L’attenzione è perennemente puntata sui mammiferi, sfruttati anche a livello mediatico per la tenerezza che sanno suscitare, ma perchè un povero pesce non viene mai considerato?
Il 7 maggio 2012 alle 12:44 Viola commenta:
Penso che ciascuno sia libero di fare le proprie scelte alimentari, senza imporle agli altri. Apprezzo molto che mio fratello e cognata, vegetariani, diano alla figlia carne e pesce perchè ne ha bisogno per crescere. Poi da adulta sceglierà lei cosa mangiare.
Il 7 maggio 2012 alle 16:28 Erwin Cipriano commenta:
Mi piacerebbe puntualizzare: 1) la scelta vegana può essere fatta per vari motivi, quello etico non è l’unica 2) chi sostiene che rinunciare a carne, pesce, etc. implichi la rinuncia a pasti golosi non ha mai provato Piero Lehmann, mica il Joya ha una stella Michelin per caso? 3) che l’attuale stile alimentare non vada bene è sotto gli occhi di tutti, il problema è che gli intransigenti di entrambe le parti si scontrano mentre si dovrebbe trovare un punto di comunicazione.
Il 9 maggio 2012 alle 09:19 jade commenta:
Sopra gli 11 anni leggere Moccia dovrebbe essere un reato.