Inviata da Dissapore a Tuttofood, mostra internazionale del cibo a FieraMilano dal 10 al 13 Giugno, Mariachiara Montera del blog The chef is on the table ha visto cose…
A Tuttofood si vede il cibo che tutti i gourmet vorrebbero evitare: il cibo della ristorazione professionale e della enorme distribuzione, il cibo che in natura si presenta in un modo mentre qui in fiera è cubettato, ridotto a fiammiferi, dipinto, esposto in maniera artificiale.
Tuttofood è una grande esposizione dove il cibo si deve guardare ma non si può toccare, dove quello che viene comprato non verrà consumato dal compratore e dove si concentrano (almeno questa è la mia impressione) tutti quei prodotti che ignari teteski, inclesi e frrrancesi mandano giù nei ristoranti italiani all’estero o comprano nei vari Auchan come succedaneo del cibo italiano: carciofi che nascono già arrosto, peperoni che crescono grigliati e le olive sempre al forno, in quella enorme placenta che è il barattolo di latta. In quanto foodblogger, ho potuto girare indisturbata tra gli stand: visto che non ero lì a comprare, mi lasciavano fare qualsiasi cosa, compresa la foto all’Alcohol Doctor (altrimenti vietata). Ecco qui qualche foto, dal punto di vista di una blogger che pensa di essere simpatica nonostante sia femmina.
1. L’arrivo nella nuova Fiera, piena di vetro e di acqua, e oggi anche di pomodori.
2. Tuttofood mette in vetrina il prodotto innovativo, che si è distinto per le innovazioni tecnologiche sia dal punto di vista del prodotto sia per quanto riguarda il packaging: sarò originale, ma a me fa un po’ strano vedere in questa vetrina il prosciutto cotto, la spinacina e il gattò di patate.
3. Incontro dei mostri lungo i corridoi dei padiglioni: un nano assassino, un salame peloso e una gigantesca mortadella di rappresentanza. Il bello è che a molti piace, soprattutto il nano assassino.
4. Osservo con sincero trasporto i condimenti del futuro: salse al gusto di harissa e spezie spray. Questi spray renderanno la vita più facile ai consumatori della domenica, aggiungendo sapore ai prodotti industriali. Il produttore, con molta naturalezza, mi fa l’esempio dello spray alle fragole, che spruzzato sulle fragole di febbraio gli dà un’allure estiva. Come l’autoabbronzante. Uao.
5. Le tre cose più strane che ho visto:
a. la bottarga di muggine che se gli chiedi da dove viene ti rispondono Italia. Ma Italia dove?, insisto. Italia del sud, la geniale risposta;
b. l’Alcohol Doctor, che protegge il fegato quando ti ubriachi e riduce gli effetti dell’alcol, a base di fantomatiche sostanze naturali, tra cui cipolla, cachi e taurina;
c. gli ovoprodotti, tra cui questi albumi (la bottiglia ne contiene trenta) e il tuorlo d’uovo per pasta, con il tuorlo più intenso
6. Mangiare, bere, uomo, donna [all italian doc]