Io capisco che al Passetto abbiano esagerato. Capisco pure che certe cifre sugli scontrini di questa estate siano state parecchio fantasiose . Ma questi due scontrini, uno da 6.765, l’altro da 500, per un totale di 7.265 euro, pagati da tre turisti giapponesi al night club Pussy Cat di Via Gonzaga 5 a Milano proprio non li capisco. Voglio dire: da dove esce fuori una cifra simile? Cosa diamine si smercia in quel localino? Quale Prosecco, o quale Champagne, hanno sbicchierato? O peggio: quali servizi?
Dopo aver controllato gli estratti della carta di credito, tornato a Tokyo, l’ennesimo turista buggerato è ricorso alla sede locale del nostro Ente Nazionale del Turismo per denunciare la truffa. Non senza difficoltà: la vittima, assieme a due amici, ammette di aver “alzato un po’ troppo il gomito”. Ecco, non vedo l’ora di conoscere l’esatta descrizione delle prestazioni fornite dal personale del Pussy Cat.
[Immagini: Repubblica.it, Google Street View]