Noi che siamo persone dalla quotidianità normale 1. La sera guardiamo la tivù. E senza alternative percorribili venerdì abbiamo visto Le Invasioni Barbariche su LA7.
Noi che siamo persone dalla quotidianità normale 2. Da tempo abbiamo tipo l’impressione che le guide dei ristoranti, dei vini…, almeno nella loro forma iniziale –la carta– non vendano più come una volta.
Impressione ratificata oggi da un quotidiano (di carta pure lui) che individua la causa nella “voglia di sognare tra le pentole, di fare qualcosa di speciale per mariti, mogli, figli, ospiti senza essere per forza chef stellati con modi da sacerdote del gusto“.
Noi che siamo persone dalla quotidianità normale 3. Proprio credere che solo quello sia il motivo, um…em…ecco, non direi. C’entrano la spinta della tivù, le ricette semplici e immediate per quelli in perenne lotta contro il tempo. Ma citiamo ancora dal quotidiano: “Una voglia di sognare a tavola che – magari anche per motivi di crisi – passa per la cucina di casa e non per il menù di un ristorante, un cambio di tendenza di cui sono vittima le guide, ormai ex protagoniste delle classifiche di vendita“.
Noi che siamo persone dalla quotidianità normale 4. Come detto, venerdì scorso abbiamo visto l’intervista a Benedetta Parodi e suo marito Fabiooo (pausa) Caressaaa, il telecronista di Sky, a Le Invasioni Barbariche. Scoprendo, in quanto gastrofanatici di essere avvocati di una causa persa, anzi: “TALMENTE PERSA…”. Per capire andate subito al minuto 15 e 16″ dell’intervista, quando Daria Bignardi fa presente alla bestsellerista di Cotto e Mangiato e Benvenuti nella mia cucina, che lungo la strada verso il successo si è fatta dei nemici, i gastrofanatici appunto, sbrigativamente definiti: “quelli che dicono: no, non si fa coi surgelati“. Comunque, il dialogo tra Daria Bignardi e Benedetta Parodi è questo:
DB | Ti sei fatta anche un po’ di nemici, però.
BP | Ma dici?
DB | Essì, quelli che dicono: No, non si fa coi surgelati.
BP | Va bè, però è una battaglia TALMEEENTE persa (con scuotimento di testa e grasse risate nello studio). Cosa vuoi dirgli, sorridi… (gesto della mano) ciao.
DB | Sei convinta?
BP | Si.
DB | Bisogna per forzaaa…
BP | Ma no…
DB | … rassegnarsi al surgelato…
BP | Ma cosa c’è di male, nel senso, sono due strade che vanno benissimo parallele. Nel senso che io aiuto la quotidianità di una famiglia che deve mangiare con allegria qualcosa di buono e quindi gli do dei suggerimenti. Questo non vieta a una persona che ha tempo invece di pulire gli spinaci e di lessarli e poi recuperare la mia ricetta a un altro punto.
Be, sapete cosa? La semplicità sarà anche l’arma segreta della tv gastronomica capace di primeggiare tra gli scaffali delle librerie. E noi, solo degli insopportabili gurmé con la spocchia di chi ha il bollino esclusivo per parlare di cucina. O se preferite: “TALMEEENTE una causa persa”.
Ma preferisco bullarmi che io le ricette di Cotto e Mangiato, BLEAH, mai al mondo. Le considero effetti collaterali del federicomoccismo imperante. E stasera: Uliassi!
[Fonti: La7, La stampa, immagini: