L’amore è dove siamo pronti a soffrire, diciamo nelle diete low-carb, in certe sedute di jogging prima che sorga il sole, nella resistenza alle bevute colossali infilate all’Oktoberfest, il bengodi di Monaco in Germania che iniziato il 17 settembre si concluderà, 6 milioni di litri di birra dopo, la notte del 3 ottobre.
Non so se siete d’accordo ma due o tre cose lette in ordine dissennato sull’Oktoberfest (del resto si parla di alcol non pretenderete sequenze irreprensibili) mi hanno fatto decidere che:
* a chiedere la differenza tra knockwurst knackwurst e bratwurst rischi il deserto tra i lettori, però saperla piacerebbe, e tuttavia
* le kellerine, le scollacciate cameriere dalle mani prensili (8-9-10 boccali di birra) fanno meno sangue di persona, boh, sarà l’alcol e comunque fa caldo e bisogna pur scialarsi
* se intervallata a cose commestibili la birra non ti affonda (non subito almeno), questa è la sola ragione per cui si mangiano Knödeln (gnocchi di patate o di pane), Haxn (coscio di maiale) e Steckerlfisch (aringhe affumicate). Ma ora son sicuro che salta su qualcuno e dice che sono tutte robe buonissime
* quando li vedi vuoti i Festhalle, gli smisurati stand delle birrerie storiche di Monaco allestiti in periferia, nella zona di Theresienwiese, pensi “sì, e come li riempono”. Quando iniziata la festa non trovi posto a sedere e resti senza birra ti penti. Del resto l’anno scorso sono passate 7 milioni di persone, tutte cose che dovrebbero far meditare i ritardatari ma vabbe’
* la mia preferita è la Augustiner, con una netta preferenza per il boccale da un litro che costa tipo 8,50 €, è biondo e roccioso ma non ti ubriaca subito se bevi senza frenesia. Nondimeno piacciono Paulaner, Hacker-Pschorr, Löwenbräu, Spaten, Hofbräu. L’ingresso è gratuito dappertutto
* Si ordina fino alle 23.30, chiedere deroghe è piuttosto inutile, sono sempre tedeschi
* per quei rompini dei lettori di Dissapore che vogliono comunque andare al ristorante: Freisinger Hof, che sta in Oberföhringer Straße 189, Monaco ovviamente, a nord-est di Schwabing. Ottima cucina austriaca e bavarese, locale incantevole, prezzi umani. Evitare i ristoranti italiani, tranne Acquerello
* nello stand di Schottenhamel Spaten si suona musica rock. Ma dopo un po’ viene voglia di tornare a Milano
* gli infiniti pretzel che circolano, pane intrecciato condito con granelli di sale, continuano a farti voglia per giorni, anche dopo che sei tornato a casa. Ed è giusto cosi’. Una birra per chi sapeva che i pretzel non sono ‘mmerigani.
*e comunque io mi sono divertito parecchio.
[Crediti | Link: Corriere, immagini: Telegraph]