Tutto quello che so sulla vita, l’ho imparato da Sex and The City. Ma in particolare so una cosa: sopra i 35 anni gli uomini liberi o sono gay o sono del pianeta degli infrequentabili (cit. Miranda). Noi ragazze sui trenta (sopra o sotto, decidete voi) siamo state svezzate a puntate di Sex and The City: molto più di una serie tv, una vera e propria rivoluzione culturale. Prima di SATC, se non avevi il fidanzato eri zitella e sfigata. Dopo SATC, eri single, alla moda e desiderabile. Ma in particolare: prima di SATC NON ESISTEVANO LE FASHION CUPCAKES.
Naturalmente alle ragazze di oggi le 4 single di SATC appaiono come cariatidi, troppo makeup, troppo fashion, troppo sarahjessica, troppo blahnik (Manolo), troppo brunch. Ma la HBO non ci ha lasciate orfane, ed è così nata GIRLS, una nuova serie concepita dalla mente di Lana Dunham (una specie di enfant prodige che a soli 25 anni è sceneggiatrice, protagonista e regista della serie) che parla ancora di ragazze a New York.
L’internet ha accolto con fiumi di parole le prime 4 puntate di GIRLS e i paragoni con SATC sono spuntati in ogni dove. Tutti però son concordi nel decretare: GIRLS non è il nuovo SATC, non ha nulla a che vedere con la serie di Sarah Jessica Parker, tranne il fatto che:
Le protagoniste sono 4 amiche
La serie tv è ambientata a New York
Si parla di (e si fa parecchio) sesso
E allora? Cosa cambia?
Forse una delle differenze più salienti sta invece NEL CIBO (analisi cinefila che SOLO NOI DI DISSAPORE ALL OVER THE WORLD abbiamo osato fare).
In Sex and the City le ragazze non cucinano. Anzi, solo Charlotte, stereotipo della perfetta mogliettina, si dedica ai fornelli. Miranda ordina cibo cinese. Carrie non ha mai usato la cucina. Samantha nemmeno. Le ragazze però mangiano. O meglio, frequentano una miriade di posti alla moda, molto esclusivi e sempre diversi.
In Girls, il rapporto con il cibo, specie per la protagonista Hannah (Lena Dunham), è molto primitivo (lontano anni luce dal boccone in punta di forchetta delle amiche SATC durante i loro brunch domenicali): addenta forchettate di spaghetti e divora cupcakes nella vasca da bagno, per poi pentirsene dicendo di essere grassa. E in effetti lo è. Il fisico voluttuoso di Hannah non ha nulla a che vedere con quello esile e rinsecchito di Carrie, e immaginiamo di vederla in seguito nutrirsi sguaiatamente di economico e insalubre junk food (oltre che di tazze di tè all’oppio).
La scena iniziale del primo episodio di Girls si svolge in un ristorante, che però non è alla moda e nemmeno esclusivo. Anzi, è proprio lì che i genitori di Hannah le dicono di non essere più disposti a foraggiarla e le tagliano i fondi, dando vita alle avventure della protagonista squattrinata.
La verità è che la protagonista di Girls, i soldi per mangiare non ce li ha proprio.
Girls è definita una serie ironica ma molto reale e molto cruda che racconta senza inibizioni la vita delle ragazze di oggi a New York. E’ poi così diversa dalle ragazze che vivono qua da noi?
P.S. Ovviamente, il migliore riassunto di un episodio di Girls l’ha fatto Gawker.
[Crediti | Martina Liverani è l’autrice del blog Curvy Foodie Hungry. Link: Corriere.it, Gawker, immagine:HBO]