Nutella: mega multa per pubblicità ingannevole. Che poi, parliamone

Furente che sembrava succhiata dalle streghe, un giorno Athena Hohenberg di San Diego, California, ha portato Ferrero in tribunale. “Del resto è così che finiscono i grandi amori”, notavamo allora. Athena è una mamma che aveva l’abitudine di dare al suo bimbo quattrenne, come prima cosa del mattino, alcune cucchiaiate di Nutella. Nella convinzione che fosse parte di una colazione “sana e equilibrata”, persuasa dall’etichetta e da uno spot Tv ambientato tra i giocatori della nazionale di calcio.

Ma un giono un’amica le ha spiegato che, dal punto di vista nutrizionale Nutella è “sana e equilibrata” quanto del comune junk food, diciamo una barretta di cioccolato. La mamma, scioccata e furiosa, si è rivolta a un’associazione di consumatori che, con una class action, ha querelato la Ferrero.

Ora, per effetto di un accordo extragiudiziale, Ferrero Usa dovrà pagare una multa singolare e salatissima. 4 dollari per ogni confezione venduta negli Stati Uniti tra il 2008 e il 2012, uno scherzetto da oltre 3 milioni di dollari.

L’accordo stabilisce che “le pubblicità Nutella diffuse in America non mettevano in rilievo tutti gli elementi nutrizionali della crema spalmabile, in particolare i grassi”. Athena Hohenberg, la mamma furiosa, ha aggiunto che “Nutella non è né sana né nutriente ed è simile a tante altre dolci e contiene livelli pericolosi di grassi saturi”.

Oltre alla multa, Ferrero Usa si impegna a modificare alcuni spot pubblicitari e a rendere più chiara la tabella nutrizionale sulla confezione.

Eppure, specie se paragonata ad altre colazioni di solito accettate, Nutella non sembra il demone ritratto dalla sentenza. Lo abbiamo detto: un cucchiaio di Nutella contiene 100 calorie, 5,5 gr. di grassi, 0,5 gr. di fibra, 1,5 gr. di proteine, e 10,5 gr. di zucchero. Ovvio, il tenore di zucchero è alto, ma l’indice glicemico — 33 — è basso, vale a dire che l’energia è a rilascio lento.

Chissà se riusciremo mai a mangiarla con misura, cosa ardua visto la tentazione tormentosa e impudica che rappresenta, e più che altro senza complessi.

[Crediti | Link: Dissapore, GRRai]