Allora, questo governume manda vibrazioni negative e a forza di proclami s’è venuto a noia da solo.
Non è neanche certo che riesca a mangiare il cocomero. Eppure ieri a Milano, annunciando la Riforma del Turismo in vigore dal prossimo 21 giugno, Michela Vittoria Brambilla cui come dimenticarlo, vanno ascritti un paio di episodi storicizzabili alla voce MEGAFLOP (do you rember Magic Italy o il rilancio del sito Italia.it?), ha parlato di “svolta” per i ristoranti italiani.
Presente lo chef Gualtiero Marchesi, presidente della Commissione ministeriale del turismo enogastronomico (qualsiasi cosa queste parole significhino), il ministro del Turismo ha fatto mettere a verbale le novità che “cambieranno la prospettiva della ristorazione italiana”, ovvero:
1) Un Festival Internazionale della Ristorazione che si svolgerà il prossimo 27 settembre a Milano. Milano è stata scelta per la “grande presenza di importanti chef e maestri” (zitta tu Roma, piena di cialtroni).
2) Attestazioni e medaglie d’oro per imprese e persone che si sono distinte nella tradizione culinaria diffondendo e valorizzando, nel contempo, l’immagine dell’Italia nel mondo.
Le trovate cose così essenziali per il rilancio dei ristoranti italiani, settore depresso e in forte crisi che pure, come ha detto la Bambi, vale 40 miliardi di euro? O magari erano altre le cose da fare? Voglio dire, le medaglie d’oro… eddai!
Come a voler azzerare anche il minimo sussulto di credibilità, il ministro ha poi indossato il gembiule da chef cucinando un risotto allo zafferano sotto lo sguardo benevolo di Gualtriero Marchesi. Assaggiandolo, i tanti, coraggiosissimi chef presenti, hanno detto che era ottimo.
Annamo bene, direbbe qualcuno.
1. Antonio Santini, Dal pescatore
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4. Ezio Santin, Antica osteria del ponte
5. Davide Oldani, D’O
6. Gualtiero Marchesi, Il Marchesino
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13. Mario Iaccarino, Don Alfonso
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[Crediti | Link: Il Giorno, Magic Italy, Scandalo Italiano, immagini: Repubblica Milano]