La pietanze di cui ci fa fare indigestione la tv sono i programmi con i cuochi, del tubo catodico diciamo ormai che ricorda un canale digerente. Basta, della Tv come arma di nutrizione di massa non parlerò oltre. Ma il cinema?
Anche il cinema ci ha accarezzato i sensi, di connubi tra pellicole e cibi pornografici potrei soffocarvi. Ma i nostri maghi dei fuochi sono mai finiti dentro un film? Di più, i loro stellati ristoranti sono mai finiti dentro un film? Ancora di più, uno dei loro obnubilanti piatti è mai finito dentro un film?
Non che io ricordi. Non fino a ora.
Ma la Warner Bros ha appena diffuso il trailer di “È nata una star?”, una promettente commedia con Luciana Littizzetto e Rocco Papaleo, tratta dal romanzo “Not a Star” di Nick Hornby (Alta Fedeltà).
Nel film, per una serie di combinazioni, due genitori Lucia (Littizzetto) e Fausto (Papaleo) pranzano nel ristorante in cui lavora Federica, fidanzata del figlio Marco. Che agli occhi della coppia appare (ettepareva) un posto improbabile dove servono cyber egg. Il celeberrimo piatto dello chef Davide Scabin, a base di uovo, caviale e vodka, che contende al figlio della coppia il ruolo di star da cui il titolo.
Felice conseguenza del pranzo è una lunga scena ambientata al Combal.Zero, l’iconico ristorante di chef Scabin incastonato come una quinta teatrale nel castello di Rivoli.
E così, non Massimo Bottura, non Carlo Cracco o Niko Romito, e non uno dei loro splendidi piatti irrompono per primi in un film italiano. Bensì Davide Scabin e il suo cyber egg.
Riusciranno Littizzetto e Papaleo, o la commedia del regista Lucio Pellegrini, o ancora il fascino primordiale del cyber eggs a convincervi? Vi concederete ai bagordi tutt’altro che nutrizionalpopolari del Combal.Zero malgrado la dieta imposta dalla crisi al vostro portafoglio?