Questa notte ho pensato a te, piccolina. Volevo scrivere della tua mamma, cacciata dal ristorante di un albergo mentre ti allattava al seno, ma non ho trovato le parole. Ero stanco, agitato da mostri senza pudore e dignità. Ti chiedo scusa per come siete state trattate e vorrei gridare che sono stufo di questo silenzio osceno, di questa buio formato Italia. Scoprirai che non è facile essere donne qui, piccolina. Per te è pronto un futuro da velina, un letto a Palazzo e, se farai la brava, una foto sui giornali. Basta, non c’è altro.
Nell’Italia dei porci comodi fa scandalo il seno di tua mamma, non le tette mercificate dalla tivù. Il pubblico ebete plaude alla madre cacciata per avere turbato lo spettacolo, e il buio cala.
Mi sono chiesto come siamo arrivati a tutto questo. Dormendo un sonno catodico, senza proteste ma senza futuro. È buio, bimba, e la luce non sembra arrivare: scusaci, se puoi.
[Per saperne di più: l’hotel Spinale di Madonna di Campiglio dove si è svolto il fatto, il sito della Leche League, Lega per l’allattamento materno]