Nelle padelle più fashion delle nostre città, che appartengano a lussuose mangiatoie o alla decrepita batteria di casa non è questo il punto, spunterà la capocciona di una spigola autentica (47 euro il chilo ieri al porto di Anzio) o del clone tarocco? Lecito chiederselo, visto che nei ristoranti 3 piatti su 4 a base di pesce sono ingannevoli, come dicono oggi i giornali. O se preferite, visto che nelle pescherie si spacciano ingenti quantità di pesce per varietà più pregiate e costose.
E come si difende chi vuol comunque seguire il glamour di cernie, baccalà, sogliole, spada o gamberetti senza rischiare l’incauto acquisto di –rispettivamente– pangasio del Mekong, filetto di Brosme, halibut dell’Atlantico, squalo o gamberetti cinesi?
Con l’etichetta d’origine, secondo Impresa Pesca, una carta di accompagnamento dove vengono riportate tutte le informazioni per ricostruire il viaggio, dalle onde (o dalle vasche) al piatto, del pesce. O perlomeno, di quel miliardo di chili che gli italiani consumano ogni anno.
D’accordo, ma questo quando, sperabilmente presto, l’etichetta d’origine sarà obbligatoria al ristorante come in pescheria. E fino ad allora?
Enrico Pierri del Sanlorenzo di Roma, ristorante spesso lodato per la qualità del pesce, diserta i mercati generali dove può arrivare di tutto, dal pollak stagionato, pescato abitualmente nel Pacifico e venduto come merluzzo fresco, al comune pagro contrabbandato per dentice rosa, preferendo le aste di porti importanti tipo Anzio e Civitavecchia.
Mentre a noi che usciamo dalla pescheria convinti di avere del prezioso pesce spada nella sporta, ma in verità, è solo verdesca, Enzo Savarese, titolare dell’hotel Mary di Vico Equense, suggerisce di diffidare delle sfilettature e dei tranci, facili da scambiare. E siccome il pangasio costa 2,5 euro al chilo all’ingrosso, mentre la sogliola dai 25 ai 30, quando il prezzo indicato al banco è molto inferiore bisogna farsi qualche domanda.
In quale altro modo vi difendete dal pesce taroccato? Conoscete qualche trucco e volete condividerlo?
[Crediti | Link: Corriere.it]