All’inizio dell’esperimento è previsto che io dica una cosa sulla vodka che avete l’abitudine di bere. Quindi io dico che la vostra vodka è onorevole. Ma subito dopo devo precisare che non c’è paragone con la mia. Eh. La mia si fa distillando i cereali alla vecchia maniera. E solo con i bianchi di certe zone doc del Friuli. Cioè: la mia vodka è italiana. E se vi chiedete quante volte distillano la mia vodka, perché diamine, sono sicuro che ve lo state chiedendo, sapete cosa rispondo? Cinque (5), ha! Tirando giù tutti i santi, certo, ma cinque faticosissime volte. E un’altra cosa. Non è un caso se la mia vodka è assolutamente pura. Al distillato aggiungono acqua delle Dolomiti filtrata su carboni attivi. Infine, sapete chi c’è dietro la mia vodka? Arrigo Cipriani dell’Harry’s Bar di Venezia, e Marco Fantinel della Fantinel Vini.
Magari non è così, ma diciamo che ho usato argomenti efficaci, vi siete convinti che la mia vodka è meglio della vostra e alla prima occasione la proverete.
A questo punto l’esperimento prevede che sveli chi altro c’è dietro questa vodka, che si chiama iSpirit.
1) Siete ancora più convinti di provarla? 2) Mbé? 3) Avete cambiato idea?