Questo è il momento dell’anno che preferisco. A poche ore dal passaggio di testimone tra il 2011 e il 2012 è tempo di tirare le somme e decidere cosa portare e cosa buttare via (come un anno fa).
Visto il contesto, cercherò di attenermi alle questioni di tipo enogastronomico, ma non garantisco. Sfrego le mani un certo numero di volte, mi impongo rigorosa e brutale sincerità e compilo la mia lista. Eccola.
Butterò via:
- Il pollo del supermercato
- la verdura pre-lavata, pre-imbustata, pre-cotta e a breve, temo, pre-masticata
- L’insalata di Hello Kitty, limited edition
- le sigarette (come ogni anno)
- il bicchiere rovesciato usato come stampo per la pasta
- i cocktail alla frutta
- Una grappa”qualsiasi” a fine pasto
- Le pietanze insipide che ingrassano e non gratificano
- I Kinder
- Butterò via: le macchinette del caffé dalle forme ridicole
- la soya
- la gastro-politica (come ogni anno)
- le fissazioni alimentari
- la casta dei giornalisti
- i giornalisti che odiano i blogger
- la competizione tra foodblogger
- il Biochetasi
- il pisolino postprandiale fino alle 18
- l’eccesso di rabbia
- l’eccesso di carboidrati
- l’eccesso di carni rosse
- i divieti d’accesso in prossimità dei ristoranti quando fuori piove.
- Butterò via: l’attitudine a perdere tre chili in due giorni
- quella di prenderne sette in un quarto d’ora
- digiuni, abbuffate e tutte le diete. Compreso il dietologo.
- il vizio che hanno alcuni di infilare una o più parole in inglese ogni tre frasi, spesso sgrammaticate, in Italiano.
- le sigle incomprensibili scritte in maiuscolo perché Mai e poi Mai ti azzarderesti a chiedere: scusa, ma che stai a dì? per paura di far figuracce
- i nerd del food
- gli sboroni del food
- gli eno-talebani
- e tutti quelli che: io-di cibo-ci-capisco-proprio-tantissimo-mentre-voi-invece-non-ci-capite-proprio-una-mazza
- i VIP che straparlano su Twitter
- L’analisi organolettica del piatto di pasta preparato al volo, dello spuntino di mezzanotte, del cibo per il gatto.
- La stupidità
- I robot di cucina che non ho mai usato
- I robot di cucina che ormai non funzionano più
- i Piatti neri dell’Ikea
- le posate con l’impugnatura colorata e cicciona, sempre Ikea
- i bicchieri da vino con il vetro troppo sottile – indovinate un po’? – dell’Ikea.
Porterò con me:
- i Vini cosiddetti naturali
- la vodka Stolichnaya Elit
- Un ottimo rum a fine pasto
- Il galviscon
- l’abbinamento pizza e champagne nonostante i lieviti
- l’abbinamento porchetta e champagne
- la colazione con scrambled eggs e champagne
- naturalmente, lo champagne
- il breve pisolino post-prandiale
- la passeggiata post-prandiale
- due ore di palestra (non importa se pre o post prandiali) almeno tre giorni a settimana
- Porterò con me: il tartufo bianco e quello nero
- le spugnole, i porcini e tutti i funghi, compresi quelli allucinogeni
- la gioia di mangiare con la persona che ami
- la cucina fatta con amore
- l’ammirazione per chi sa cucinare
- gli chef simpatici che non se la tirano
- i blogger simpatici che non entrano in competizione
- evvabbè dai, pure i giornalisti, ma solo quelli simpatici
- porterò con me: la voglia di imparare
- l’affetto e il rispetto per le persone anziane
- il desiderio di incoraggiare i più giovani
- la frutta e la verdura al mercato del contadino
- tutti i tipi di carne purché prodotte nel massimo rispetto per ambiente e animali
- tutti i tipi di pesce, come sopra
- con un’unica eccezione: il foie gras.
- il salmone selvaggio norvegese (non voglio sentire storie)
- la bottarga
- il formaggio morbido al rafano
- i croque monsieur
- la maionese fatta in casa
- il ketchup fatto in casa
- gli hamburger pieni di schifezze preparati in casa
- e, udite udite, le tovagliette all’americana dell’Ikea.
E’ tanto liberatorio (cit.), cari i miei piccoli lettori. Fatelo anche voi, non abbiate timore, di tempo per venir meno alla parola data ce n’è parecchio. Quindi sfogatevi: cosa butterete via del 2011 e cosa invece conserverete anche nel prossimo anno?
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