Tra i tanti spot che ieri sera hanno affogato Titanic su Canale 5, c’era anche il nuovo dei Tarallucci Mulino Bianco.
Per la prima volta da decenni, le porte del fantomatico Mulino si sono aperte e, tra meccanismi e omaccioni al lavoro, si svela finalmente l’identità del mugnaio-fornaio che da anni impasta uova e farina per sfornare biscotti. E indovinate chi è l'”uomo del mulino”, colui che lavora con passione e con un’ossessione per la bontà e la qualità dei suoi prodotti (cit.)?
Ve lo dico io: Antonio Banderas.
In un’atmosfera disneyana, il bell’Antonio avvolto da una nuvola di farina (a metà tra la strega di Hansel e Gretel e quella del bididibodidibu) viene disturbato da due ragazzini (che lo chiamano “SIGNOR MUGNAIO”) per i quali sforna una teglia di Tarallucci. “Vera pasta frolla!”, sentenzia uno dei bambini… manco fosse un Junior Masterchef Australia! Ma il merito è tutto di Rosita. Chi è Rosita? La gallina di Banderas che produce uova freschissime.
I tempi cambiano e cambiano anche gli spot. Ma, mi chiedo, siamo davvero pronti a tutto ciò?
Perché un divo spagnolo per Barilla? Perché Banderas? Personalmente, ormai lo sapete, approvo e sostengo il lato gastrosexual del maschio produttore, ma immagino le fan dell’attore rabbrividire sentendoselo chiamare “signor mugnaio…”, e provare imbarazzo, non potendo far nulla per evitarlo. Perchè dunque ammazzare un sex symbol? La blogger, ninfetta ex ninfetta e opinionista Selvaggia Lucarelli ha chiosato su Twitter “Banderas testimonial di Mulino bianco. Con la Griffith tra droga, alcolismo, botulino, orge e depressione, classica famiglia da mulino bianco.”
Perché aprire il Mulino, proprio adesso? Forse perché Barilla ha urgenza comunicativa di spostare l’attenzione dalla fase di consumo (la colazione della famiglia felice) a quella della produzione? Per sottolineare il concetto di qualità dei suoi prodotti?
E che dire della gallina Rosita? Unica presenza “femminile” dell’intero spot??
Quel che è sicuro è che ieri è crollata una certezza, forse una delle poche rimaste: la famiglia del Mulino Bianco non esiste più. Lo sapevamo tutti che non era mai esistita, ma questa volta è finita davvero. Sostituita da un sex symbol che parla con una gallina, e che produce biscotti rinchiuso in un Mulino.
[Crediti | Martina Liverani è l’autrice del blog Curvy Foodie Hungry. Link: Twitter, immagine: Repubblica Parma]