Pizza e cocktail, in un ambiente giovanile e animato, ma dove la qualità resta comunque al primo posto. Tiratissima è una pizzeria-ristorante aperto a fine ottobre 2022 dai due imprenditori Simone Arnetoli e Laura Tosetti in viale Giovanni Amendola a Firenze. Leggermente fuori del centro storico, in pochi mesi ha conquistato il pubblico fiorentino e gli addetti ai lavori per il suo format innovativo (almeno nel capoluogo toscano) e anche per il buon livello dei suoi impasti. Siamo nella casa della pizza al metro, abbinata ai drink del bartender Francesco Guetta e a un’experience cara, ma soddisfacente.
L’ambiente
Contro ogni diceria che sostiene che i locali sui viali a Firenze non funzionano, Simone Arnetoli ha deciso di aprire proprio qui il suo nuovo ristorante. Un locale incentrato sulla pizza a taglio in un ambiente “classico”, che Laura Tosetti ha progettato con massima attenzione al design: dalle pietanze sulle lunghe tavole di legno alle coppe champagne con lo stelo tagliato per rientrare comodamente sotto la tavola della pizza, fino alla rotella “da casa” per tagliarsi da soli la pizza, ma anche le forme allungate dei dolci, la mise en place e la ricercata carta dei vini. Tutto da Tiratissima è pensato per sorprendere i commensali, a volte in modo leggermente pacchiano (è il caso, ad esempio, della pizza maxi per oltre 10 persone che viene accompagnata dal suono di un gong e dalla celebre canzone di Mina “Ma che bontà”, oltre a uno svariato numero di Instagram Stories). Piacciano o no, anche questi dettagli contribuiscono a rendere vincente un’intuizione che riconcilia il gourmet con la leggerezza. E non solo degli impasti.
Il menu
Oltre a una serie di piatti pensati per chi non ama la pizza, che vanno dalla Caesar salad al carpaccio fino al salmone e la parmigiana, preceduti o susseguiti da un un ricco antipasto conviviale, la formula di base di Tiratissima prevede focacce e soprattutto tante, tante pizze. Il menu si divide tra pizze rosse classiche (sei in tutto tra i 10 e i 13 euro di prezzo) e pizze speciali (nove tra i 13 e i 18 euro). Spazio poi alle pizze bianche (tra i 15 e i 18 euro). Tutte o quasi, in versione gourmet, da condividere e tagliare direttamente con la rotella.
E per quanto riguarda i cocktail? Il menu attuale (prezzi dai 12 ai 14 euro) è ispirato ai “comfort movies”, ovvero a quei film di cui non ti stancheresti mai: come abbinamento alla pizza, per assonanza o contrasti, spiccano senza dubbio il “Barbie” con Vodka Tito’s, xilitolo, soluzione citrica, Elisir di Rosa Santa Maria Novella, Lambrusco rosè, soda e lecca lecca aromatizzato, il “Dottor Jekyill e Mr Hyde” con Bitter Do It, Vermouth di Prato, provetta con tè butterfly pea o gin nero e l’“Hannibal” con Gin Floressence, succo di pomodoro, limone, bloody mix, crusta di paprika dolce e bacon.
In ogni caso, sia per quanto visto di persona sia per quanto raccontatoci dal bartender, la tradizione vuole che in accompagnamento alla pizza resti la birra la bevanda più richiesta, spaziando dalla commerciale Dolomiti a collaborazioni più artigianali e locali, come quelle col Birrificio del Forte di Forte dei Marmi o con le sorelle empolesi de La Mi’ Birra. Ben fornita anche la carta delle bollicine, con un focus particolare sullo Champagne.
Le pizze di Tiratissima
La filosofia sharing di Tiratissima permette di provare diverse proposte in un’unica sera, ordinando la propria pizza col rispettivo numero come ci hanno abituato a fare per primi i ristoranti etnici. Spiccano Margherita e Napoli, seguite a ruota dalla gustosissima Amatriciana. Fra le bianche metto sul podio quella con mortadella, burrata e pistacchi, quella con prosciutto cotto, melanzane, tartufo Savini, grana e basilico e infine quella con gorgonzola, composta di fichi, mandorle e capocollo del Falorni. Tre ottimi esempi di come la pizza al metro possa essere anche lontana dalla dozzinalità, andando in una direzione gourmet e sfatando così un altro tabù.
In generale da Tiratissima la pizza, spianata a mano e cotta su pietra, viene servita in blocchi da 30 centimetri che arrivano a comporre pale fino a tre metri, e un sistema di comande “smart” che fa sì che in una tavolata ogni commensale ritrovi davanti a sé proprio il gusto scelto. L’impasto è ben masticabile, invitante e godereccio, capace di adattarsi alle svariate guarnizioni presenti nel menu, anche perché frutto di oltre 24 ore di lievitazione naturale e idratazione al 75%.
I dessert
Anche sui dolci, l’offerta di Tiratissima non è scontata e mantiene la filosofia del tagliere allungato: tra le opzioni, la Focaccia (pardon, Focaccissima, perché da queste parti il superlativo è piuttosto frequente) calda con cioccolato militare spalmabile alla nocciola e arachidi salate. Oppure il Bongo con crema chantilly e cioccolato fuso, e in alternativa il sorbetto Vivoli al mojito con frutto della passione e caffè moka. I prezzi in questo caso vanno dagli 8 ai 12 euro.
Opinione
Divertimento e qualità possono viaggiare sugli stessi binari. È vero, l’atmosfera un po’ festaiola e i prezzi sopra la media di Tiratissima non sono per tutti, ma l’intuizione è vincente e la pizza pure. Stesso discorso per i drink, ben abbinati alle scenografiche pizze al metro, così come a birre (anche artigianali) e bollicine da alta ristorazione. Piaccia o non piaccia il suo stile, se il successo di Tiratissima è stato immediato la risposta sta soprattutto nel livello dei suoi impasti e nell’uso di soli ingredienti di prima fascia.
PRO
- La qualità degli impasti
- Il design e la cura di ogni dettaglio
CONTRO
- Il clima "festaiolo" potrebbe non essere gradito da tutti