È proprio nei pressi del ponte dell’industria, da poco ritornato sulla cronaca di Roma a causa di un importante incendio, che si trovano gli ex Molini Biondi, in una zona che almeno fino a 100 anni fa rappresentava uno snodo agricolo importante per la capitale. In tempi recenti un restyling ne ha permesso la sopravvivenza e anzi, ha reso questa piccola porzione affiancata al Tevere un esempio sia di destinazione residenziale di design che di meta gastronomica. Ai piedi delle abitazioni infatti, sono molte le attività di ristorazione che hanno trovato sede e che formano una piazza che si anima particolarmente d’estate. Tra questi c’è Spiazzo, pizzeria aperta nel 2016 con la promessa di non essere un ritrovo per la pizza gourmet ma contemporanea.
Nel menu c’è un mix di questi elementi, che pure non sono così codificati. Ci sono le pizze tonde tradizionali, ci sono le pizze farcite con impasto della pala romana, le spiazzanti, sempre con impasto della pala romana ma a un solo strato, le pizze cotte nel ruoto, con l’impasto della teglia romana. In buona sintesi: c’è un’offerta molto colorata per chi cerca variazioni sulla pizza e non ha paura di sperimentare. Per chi invece preferisce stare all’interno di categorie precise e meno fluide (come la pizza tonda napoletana, o la pizza tonda romana), il menu potrebbe risultare più insolito da leggere. Ma comunque, va provato.
Nelle pizze di Alessio Mattaccini si legge una ricerca fra poli opposti, che giocano con gli impasti e le idratazioni. In particolare tra grandi alveolature e croccantezza, quest’ultimo un elemento che non manca mai, soprattutto nelle spiazzanti e che restituisce grande attenzione alla tradizione romana, non necessariamente della tonda, visto lo spessore, ma della pala e della teglia. Per gli ingredienti (n.b. siamo ancora per pochissimo all’interno del menu estivo) ci si muove dai classici (come bufala, pesto di basilico e pomodorini) ad abbinamenti più personali (come crema di zucchine, zucchine, provolone, estratto di menta, bufala, timo).
Il risultato è estremamente felice e mostra una grande padronanza delle tecniche di lievitazione, stesura e cottura. Sicuramente si può osare ancora di più con le farciture. Unica nota di contorno: questo tipo di pizze, servite già spicchiate e adatte alla condivisione, possono risultare più facili da guardare che da maneggiare. Ma da queste parti non abbiamo timore di sporcarci.
A contorno della pizza ci sono anche calzoni e fritti, tra cui un supplì decisamente sugoso oltre ogni misura. Già dal 2016 in menu anche i lingotti: un fritto dalla forma rettangola che ricorda il supplì ma che mostra gli ingredienti senza riso. A Roma l’abitudine di anticipare la pizza con un supplì è così diffusa che si è variato sul tema all’inverosimile, con risultati spesso felici. Come in questo caso in cui bisogna resistere alla tentazione di ustionarsi per godersi una parmigiana fritta due volte nelle briciole del pane. La panatura è spessa, croccante, davvero godibile.
Artigianale la proposta delle birre, sia alla spina che in bottiglia. Un indirizzo che si fruisce forse meglio d’estate, con i tanti coperti esterni, mentre all’interno ce ne sono una trentina, che si possono usare in qualsiasi momento dell’anno.
Opinione
Spiazzo è un’ottima referenza per la pizza e per i fritti a Roma. In particolare la suggeriamo per chi abbia voglia di allargare gli orizzonti nella propria conoscenza dell’argomento e per chi sia in gruppi numerosi che hanno voglia di provare tanti gusti diversi. Esecuzione ottimale, anche tutto il resto non lascia delusi.
PRO
- Menu che fa divertire con impasti e pizze di diverso tipo
- Birre artigianali
- Fritti davvero eccellenti (non mancate i lingotti!)
CONTRO
- Prezzi leggermente sopra la media (acqua da mezzo litro a 2 euro?)