Salvatore Lioniello è l’eccezione che conferma la regola: esempio lampante di come un utilizzo sapiente dei social network, un hashtag dedicato (#diversamentenapoletana) e un elemento distintivo, il suo celeberrimo cappello, possano riempire un locale. Nonostante una posizione non proprio fortunata, fuori dal percorso battuto dal “Grand Tour della pizza”.
Se non siete invasati di Instagram, considerate la sua autorità come docente e imprenditore. Il suo amore per la pizza in teglia si è materializzato nello spin-off “L’asporto di Lioniello” e ha saputo vederci lungo sulle questioni gluten free e vegan, con pizze e intere arte dedicate.
[I Masanielli vs. Lionello: Campionato della Pizza 2017]
Otto mesi fa, nel bene o nel male, ha dovuto affrontare una svolta forzata: la chiusura della sede originale di Orta di Atella. Il locale, vecchio, non era in regola rispetto alle più recenti norme strutturali e s’è dovuto ricominciare tutto da capo, con una nuova sede, a pochi passi dalla vecchia, in quel di Succivo (CE), in via Murelle 1. Apertura 27 agosto, dal 15 settembre anche a pranzo.
Una nuova pizzeria, che è tutta un’altra storia: l’ambiente moderno, dotato di pannelli fonoassorbenti appesi al soffitto, circa 130 posti a sedere ben distanziati e uno stile sobrio, che gioca su cromie e luci per risultare accogliente.
E poi la mise en place personalizzata, dai tovaglioli ai bicchieri, fino ai due forni a legna a forma di cappello. Qualcuno lo chiamerebbe esibizionismo, ma in realtà segue un filo conduttore legato proprio alla volontà di creare una precisa identità sia online che “offline”.
Non manca nemmeno il vero gluten free, affidato ad un forno elettrico a sé stante, in un ambiente messo bene in mostra da vetri trasparenti.
Il menu è finalmente stato arricchito da un’ampia carta di vini e birre e alcune pizze sono realizzate in collaborazione con gli chef Agostino Malapena e Domenico Iavarone: noi ne abbiamo provate cinque tra quelle più elaborate, per ravvisare una maggiore armonia di sapori e di bilanciamento tra cornicione e condimenti.
Non vi preoccupate, nel menu non mancheranno alcuni dei cavalli di battaglia che hanno definito la precedente pizzeria.
Rosina: crema di basilico, fiordilatte di Agerola, pomodorino datterino rosso, in uscita basilico cristallino, pecorino bagnolese, olio evo.
Prezzo: 7€
Nerano: crema di zucchine, fiordilatte di Agerola, in uscita chips di zucchine, fiore di zucca, basilico cristallizzato, scaglie di provolone del Monaco, olio evo.
Prezzo: 9€
Don Agostino, realizzata in collaborazione con Agostino Malapena: crema di melanzana, mozzarella di bufala a fette, pomodorini gialli, fantasia di melanzane affumicate e a chips, cristallo di basilico, parmigiano reggiano e olio evo.
Prezzo: 11€
Ortolana, realizzata in collaborazione con Agostino Malapena: orto crudo e cotto di stagione, in questo caso pomodorini datterini gialli e rossi, zucchine, peperoni rossi e gialli, carote, patate, olive nere.
Prezzo: 9€
3 formaggi: fiordilatte di Agerola, in uscita marzolino di capra, pecorino bagnolese, blu di bufala, olio, polvere di caffè, zeste di limone.
Prezzo: 9€
AGGIORNAMENTO: Diego Vitagliano ha precisato di non aver fatto nessun corso con Salvatore Lioniello, come da noi scritto, bensì un percorso per creare insieme alcune sinergie lavorative poi non andate in porto.